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Dal Madagascar a Reggio Emilia: la cura che unisce

Il dottor Charel’son Razanavah e l’infermiere Yves Mahitsy sono rientrati dopo tre settimane di formazione all’Arcispedale Santa Maria nuova. L’obiettivo è garantire la piena autonomia dell’assistenza medica ad Ampasimanjeva, nel loro Paese, sottolineano i cooperanti di Volontari nel mondo Rtm, una ong della federazione Focsiv

Vincenzo Giardina - Città del Vaticano

Due operatori sanitari del Madagascar in formazione in Italia. Il dottor Charel’son Razanavah, direttore dell’ospedale di Ampasimanjeva, e l’infermiere Yves Mahitsy, hanno trascorso tre settimane all’Arcispedale Santa Maria nuova a Reggio Emilia. Qui hanno potuto rafforzare competenze cliniche e assistenziali, vitali per il loro ospedale, che conta cento posti letto e ha anche un reparto dedicato ai malati di tubercolosi. “Ci sembra di aver imparato tanto e che ci possano essere davvero molti miglioramenti”, ci dice il dottor Razanavah. “Immaginate un po' se si potesse fare la stessa cosa per tutto il personale e per tutti i giovani e gli operatori sanitari in Madagascar: sarebbe straordinario”.

Il dottor Charelson Razavanah e l'infermiere Yves Mahitsy all'Arcispedale Santa Maria nuova di Reggio Emilia
Il dottor Charelson Razavanah e l'infermiere Yves Mahitsy all'Arcispedale Santa Maria nuova di Reggio Emilia

Competenze per raggiungere l'autonomia

Per tre settimane, Razanavah e Mahitsy si sono confrontati con i colleghi italiani, acquisendo competenze e valutando insieme cosa possa essere replicabile o comunque utile ad Ampasimanjeva. Questa località si trova in una zona rurale del sud-est del Madagascar, nella diocesi di Fianarantsoa. In fotografie scattate di recente si vedono mamme con bambini in braccio, in attesa davanti al reparto di ostetricia e ginecologia, mentre altre donne si registrano e altre ancora ringraziano le infermiere per l’assistenza ricevuta. Ci sono poi immagini di medici italiani seduti a un tavolo all’interno dell’ospedale: stanno tenendo un corso su come intervenire in caso di metrorragie nel terzo trimestre di gravidanza. A condividere gli scatti sono i responsabili di Volontari nel mondo Rtm, un’organizzazione della società civile che collabora con la diocesi di Reggio Emilia ed è socia della Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana (Focsiv). La vicepresidente Cecilia Pellicciari riferisce che l’iniziativa di formazione è parte di un cammino di “collaborazioni, competenze e amicizie” che coinvolge anche la Fondation médicale di Ampasimanjeva e la Chiesa del Madagascar. “L’esperienza è stata certamente importante per Charel’son e Yves, ma anche per la comunità reggiana che li ha accolti, con un confronto e uno scambio tra culture”, sottolinea la responsabile. “Le competenze acquisite in queste settimane in Italia sono parte di un percorso per sostenere il personale del Madagascar nel raggiungere la piena autonomia nella gestione del proprio ospedale”.

Formazione al personale della Fondation Medicale di Ampasimanjeva sulle manovre ostetriche
Formazione al personale della Fondation Medicale di Ampasimanjeva sulle manovre ostetriche

Il sostegno dall'8xmille

Cruciale il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, anche attraverso il Centro missionario di Reggio Emilia. Il suo direttore, don Marco Ferrari, ricorda che “l’ospedale di Ampasimanjeva è sostenuto dalla diocesi italiana da oltre 60 anni” e che “negli ultimi tempi c'è stato anche un bel cammino di formazione, in particolare con il progetto ‘Ero malato’”.

Personale della Fondation Medicale di Ampasimanjeva con il vescovo di Fianarantsoa, monsignor Fulgence Rabemahafaly, in visita all'ospedale
Personale della Fondation Medicale di Ampasimanjeva con il vescovo di Fianarantsoa, monsignor Fulgence Rabemahafaly, in visita all'ospedale

Il ritorno in un contesto difficile

Razanavah e Mahitsy rientrano in Madagascar in un momento delicato. Dopo le manifestazioni dei giovani, per settimane in piazza contro la mancanza di acqua ed elettricità, il 12 ottobre è intervenuto l’esercito e l’ormai ex presidente Andry Rajoelina è stato costretto alla fuga. Il nuovo governo è guidato da un colonnello, Michael Randrianirina. Uno dei primi annunci ha riguardato l’intenzione di perseguire su un piano giudiziario Rajoelina, sospettato di abusi che sarebbero stati commessi durante i suoi ultimi due mandati da presidente. Nell’agenda del Madagascar c’è però anche altro: tra il 2000 e il 2023 il tasso di mortalità è sceso da 751 a 445 decessi ogni 100mila nati vivi, ma resta comunque uno dei più alti al mondo.

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14 dicembre 2025, 09:30