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1. La Parusia del Signore

Un’attesa senza esitazioni

Quest’anno le meditazioni di Avvento ci introducono in un tempo singolare: mentre entriamo nel nuovo anno liturgico, ci avviciniamo anche alla conclusione del Giubileo ordinario che ci ha rimesso tutti in cammino come pellegrini di Speranza. Il 6 gennaio, solennità dell’Epifania, papa Leone chiuderà la Porta Santa aperta da papa Francesco, segno del passaggio di un testimone che anche ogni battezzato ha potuto sperimentare quest’anno, accogliendo la proposta di rinnovare la propria vita battesimale.

L’Avvento è il tempo in cui la Chiesa riaccende la speranza, contemplando non solo la prima venuta del Signore, ma soprattutto il suo ritorno alla fine dei tempi. Le antiche absidi raffiguravano il Cristo Veniente, con la mano destra alzata in benedizione e il Vangelo nella sinistra: un potente richiamo visivo alla certezza della sua promessa e al valore della nostra attesa.

Questo tempo liturgico vuole ricordarci che non siamo viandanti smarriti, ma pellegrini verso una patria. L’invocazione «Marana-tha» — «Vieni, Signore» — è il canto fiducioso che accompagna i nostri passi. Tuttavia, come ricorda l’apostolo Pietro, questa speranza non ci rende spettatori passivi: siamo chiamati ad attendere e insieme ad affrettare la venuta del Signore con una vigilanza serena e operosa.

 

Accorgersi della grazia

Cancellare il male

Dedicarsi alla salvezza

05 dicembre 2025, 09:00