Zelensky accusa i russi: preparano un attacco alla centrale di Zaporizhzhia
Marco Guerra – Città del Vaticano
“La Russia valuta un attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con conseguente dispersione di materiale radioattivo nell'ambiente”, è quanto afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato su Telegram, sottolineando che Kyiv ha già condiviso le relative informazioni di intelligence con i suoi partner internazionali.
Gli sviluppi sul terreno
Immediata la smentita di Mosca che, dal canto suo, sostiene di aver fermato nell’est del Paese la controffensiva ucraina, tesa a liberare le zone occupate dai russi. La Russia riferisce di aver distrutto 246 carri armati, 10 aerei da combattimento mentre la Cnn riporta le dichiarazioni rilasciate in anonimato da alcuni funzionari Usa che parlano di "aspettative non soddisfatte". Secondo le indiscrezioni, le forze russe avrebbero bloccato gli ucraini con attacchi missilistici e mine e avrebbero dispiegato la loro potenza aerea in modo più efficace. I funzionari hanno però precisato che la controffensiva è ancora nelle sue fasi iniziali e che gli Stati Uniti e i loro alleati "rimangono ottimisti" sul fatto che l'Ucraina riuscirà a guadagnare terreno col tempo. Intanto le forze do Kyiv hanno effettuato un attacco missilistico contro un ponte che collega la regione di Kherson e la Crimea. Il governatore filorusso di Kherson ha affermato che il ponte potrebbe essere stato attaccato con missili britannici Storm.
Il lavoro della diplomazia
Sul fronte diplomatico, il presidente brasiliano Lula e il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, hanno discusso a Parigi di alcune opzioni per una soluzione pacifica del conflitto. I due fanno parte del Brics, blocco delle potenze emergenti che riunisce Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. La guerra in Ucraina è stata uno dei temi trattati anche nell’incontro alla Casa Bianca tra il presidente americano Biden e quello indiano Modi.
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