Sviluppo sostenibile, a Roma l’evento “Industria 5.0: il futuro è qui"
Leone Spallino – Città del Vaticano
Si è discusso di sostenibilità, politiche economiche e sociali, sviluppo tecnologico, ambiente e transizione verde all'evento organizzato oggi, 15 novembre, al MAXXI di Roma, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, da Confindustria dal titolo “Industria 5.0: Il futuro è qui”. Al convegno, oltre a Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, erano presenti, tra gli altri, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e monsignor Dario Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Nel suo intervento, Viganò ha messo al centro il rapporto tra l’individuo e la società digitale nella quale ormai siamo immersi. “La presenza dei colossi del digitale che speculano e si infiltrano nelle maglie della nostra vita privata porta con sé anche una grande minaccia - ha spiegato - non solo antropologica, ma anche quella della creazione di una forbice, tra chi ha la possibilità di accesso e le competenze per muoversi nel mondo sempre più digitale e chi non le ha. Credo che sia davvero molto importante che lo sviluppo sia integrale, come ci viene detto anche da Papa Francesco. Uno sviluppo che deve incontrare l'uomo e fare incontrare le nazioni come Fratelli come figli di Dio”.
Disuguaglianza e Ambiente
Per monsignor Viganò un altro tema sul quale concentrare l'attenzione è la giusta collocazione dell’individuo nel suo rapporto con l’economia: “Lo diceva anche Aristotele: per lui l’utilità della ricchezza consisteva nel servire a ottenere il bene per l’uomo. È importante sottoporre l'economia a quella che il filosofo chiamava 'architettura', cioè il bene comune.” Relativamente a questo punto, il prelato ha richiamato le parole di Papa Francesco nella esortazione apostolica Evangelii Gaudium, quando afferma che bisogna rifiutare “l’economia dell’esclusione e dell’inequalità”. Sul rapporto tra economia e ambiente, Viganò ha poi dichiarato che non si deve demonizzare lo sviluppo economico, ma al contempo neppure idolatrarlo: “Lo sviluppo economico vero è quello che permette a tutti, senza esclusioni, di godere al meglio dei tempi e delle relazioni del Creato, rispettandolo”.
Proprio sul tema dell’ambiente il Pontefice ha espresso più volte le sue preoccupazioni e speranze, non ultimo nella Laudate Deum. Ora il Papa rilancerà il suo appello alla Conferenza sul cambiamento climatico, la Cop28, che si terrà a Dubai tra il 30 novembre e il 12 dicembre. “La presenza di Papa Francesco è importante in un momento in cui si deve prendere non solamente coscienza della responsabilità dell’uomo sulla madre Terra, ma anche assumere la responsabilità di fare un passaggio il passaggio dallo storytelling, cioè dal raccontare queste cose, allo storydoing, cioè al fare le cose", ha detto il prelato. "Iniziamo a fare un passo concreto verso la direzione della consapevolezza di interdipendenza della vita dell'uomo e della donna con il Creato”.
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