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Carceri, “Caffè sospeso”: uno spot per la riapertura delle Lazzarelle

Il cantautore napoletano Canio Loguercio per promuovere il suo nuovo brano ha pensato a una pubblicità da far girare in rete per promuovere i prodotti della torrefazione in rosa premiata dal presidente della Repubblica Mattarella, attiva nel carcere femminile di Pozzuoli costretto a chiudere un anno fa a causa del terremoto

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Svegliamoci, andiamo avanti, non perdiamoci d’animo, guardiamo al futuro con speranza: a Napoli tutti questi significati si racchiudono nella frase “E ja’ facimmo ’o cafè”, che ora diventa anche un’esortazione alla solidarietà: quella ad acquistare on line il caffè delle Lazzarelle, il progetto che unisce piccoli coltivatori di caffè del sud del mondo alle donne detenute nel carcere femminile di Pozzuoli. Anzi, univa, perché il 30 maggio dello scorso anno l’istituto è stato chiuso in attesa di ristrutturazione e le detenute disperse, con conseguenze sul piano della formazione e del lavoro, facilmente immaginabili.

Ascolta l'intervista con Canio Loguercio:

Ma le Lazzarelle nei loro 14 anni di vita si sono fatte tanti amici: “Stavo preparando questo mio nuovo brano, ‘Caffè sospeso’ e visto ciò di cui parla mi sono venute in mente loro e il dramma che stanno vivendo – racconta ai media vaticani Canio Loguercio, cantautore napoletano – così ho pensato alla realizzazione di uno spot ed eccoci qua”.

Uno spot, tanti testimonial

Così Canio ha pensato di girare un video promozionale in cui sono stati coinvolti tanti amici testimonial di prestigio: dalla cantante Simona Boo all’artista Lino Musella, ma soprattutto l’immensa Marisa Laurito che di caffè e di Napoli se ne intende. Le riprese sono state effettuate tra il circolo Ilva di Bagnoli e il bistrot delle Lazzarelle ancora attivo nella Galleria Principe di Napoli: “Nella versione definitiva del brano abbiamo inserito anche un coro di vecchi operai dell’Italsider, altra realtà che non c’è più – afferma Loguercio – la canzone è praticamente un dialogo tra generazioni: i più anziani disillusi e disincantati, in contrasto con la freschezza e l’energia dei giovani, qui rappresentanti dalla cantante Simona Boo, che alla fine ci spinge a tirarci su e a farci un caffè, appunto”.

La vicenda delle Lazzarelle

E la botta di energia che il caffè regala è qualcosa di cui le Lazzarelle hanno tanto bisogno in questo momento: “Lo spot sta girando, spero proprio che lo vedano più persone possibili e facciano un bell’ordine sul sito della cooperativa”, si augura il cantautore, che con alcune detenute del carcere di Pozzuoli aveva collaborato tempo fa per la realizzazione di un altro suo brano, “A n’ammore sperduto”, che racconta la storia di un amore disperso, ma non del tutto perduto. Proprio come la vicenda delle Lazzarelle, che faranno di tutto per rialzarsi e ricominciare… proprio con un caffè.

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17 giugno 2025, 08:00