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I massicci bombardamenti di Israele su Gaza I massicci bombardamenti di Israele su Gaza   (AFP or licensors)

Pesanti raid di Israele su Gaza, decine di morti anche oggi

Nonostante le condanne internazionali Israele prosegue la massiccia offensiva su Gaza: almeno 11 morti stamattina. Mentre sono già oltre 550 mila gli evacuati diretti verso il sud della Striscia. Domani Trump dovrebbe incontrarsi con alcuni leader arabi e musulmani a margine dell'assemblea generale dell'Onu, ma il negoziato per il cessate-il-fuoco è in stallo. In tutta Italia imponenti manifestazioni e scioperi pro Palestina. Bombe dell'Idf anche sul Libano meridionale

Roberto Paglialonga - Città del vaticano

Nonostante le condanne a livello internazionale e gli annunciati nuovi riconoscimenti dello Stato palestinese da parte di diversi Paesi, Israele non ferma la massiccia offensiva su Gaza. Anche dall’alba di stamane — riporta Al Jazeera citando fonti mediche — sono almeno 11 i morti nell’enclave palestinese a causa dei raid dell’Idf: sette persone uccise a Gaza City, altre nel quartiere Tal al-Hawa a sud-est del principale centro urbano della Striscia, altre ancora presso l’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, dove i corpi di alcune vittime e diversi feriti sono stati trasportati dopo un attacco aereo su una tenda per sfollati nei pressi di Nuseirat. Nella giornata di ieri i morti accertati sono stati oltre 40.

Oltre 550 mila i palestinesi già evacuati da Gaza City

L’esercito israeliano fa sapere che tre divisioni hanno completato il loro ingresso a Gaza City negli ultimi giorni e hanno avviato "operazioni nelle roccaforti terroristiche di Hamas", espandendo l’offensiva più in profondità. Questa, anche a seguito degli ordini di evacuazione, ha già provocato l’esodo di oltre 550.000 palestinesi verso il sud della Striscia dalla fine di agosto, ha reso noto l’Idf, secondo cui la zona umanitaria vicino a Khan Yunis sarebbe stata adattata per accogliere gli evacuati, ampliando ospedali da campo, riparando linee idriche e impianti di desalinizzazione e garantendo forniture regolari di cibo, tende, medicine e attrezzature sanitarie. Un’area di circa 42 chilometri quadrati che, tuttavia, dice Medici senza frontiere, non sarebbe sufficiente a ospitare due milioni di persone, per di più allo stremo a causa di bombe, carestia, scarsità di acqua potabile e senza cure mediche.

Axios: martedì Trump vedrà leader arabi e musulmani

I negoziati per il cessate-il-fuoco e la liberazione degli ostaggi rimangono in stallo. Secondo Axios, il presidente degli Usa, Donald Trump, avrebbe in programma un incontro martedì con un gruppo selezionato di leader arabi e musulmani a margine della riunione dell’assemblea generale dell’Onu per discutere di come porre fine alla guerra a Gaza. La riunione dovrebbe dunque avvenire alcuni giorni prima del faccia a faccia fra Trump e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu il 29 settembre alla Casa Bianca.

Scioperi e cortei pro Palestina oggi in tutta Italia: episodi di guerriglia a Milano

CImponenti cortei e uno sciopero generale di scuole e trasporti in favore della Palestina, promossi da diverse sigle sindacali, sono in corso oggi in più di 60 città italiane. A Roma almeno 30 mila i partecipanti che si sono radunati fuori dalla Stazione Termini per l'inizio delle proteste, a Genova bloccati due varchi portuali. Migliaia le persone in piazza e nelle strade anche a Torino, Firenze, Bologna, Cagliari. A Napoli bruciate le foto del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e della presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. A Milano scanditi slogan per dire "No al genocidio" e incendiata la bandiera degli Usa davanti al consolato. Episodi di guerriglia si sono verificati presso la Stazione Centrale: alcuni gruppi di violenti e teppisti che hanno preso parte alla manifestazione hanno assaltato vetrine e porte a vetri, e lanciato oggetti, pietre e pezzi di impalcature verso la polizia, che ha cercato di respingerli con cariche di alleggerimento e l'uso di lacrimogeni.

Israele bombarda anche il sud del Libano: almeno cinque i morti

La tensione è sempre altissima anche in Libano, dove un raid con droni sulla città di Bint Jbeil, nel sud, ha ucciso cinque persone, tra cui tre bambini. L’attacco è stato confermato dall’Idf. Dure le parole del presidente libanese, Joseph Aoun, che ha condannato il "nuovo massacro", accusando Israele di "persistere nelle sue violazioni delle risoluzioni internazionali, soprattutto dell’accordo di cessate-il-fuoco del 27 novembre 2024".

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22 settembre 2025, 12:08