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Migranti imparano l'italiano  nel centro di primissima accoglienza a Torino Migranti imparano l'italiano nel centro di primissima accoglienza a Torino

Immigrazione regolare, una risorsa per il bene comune

Secondo il dossier Idos, gli stranieri contribuiscono significativamente all’economia nazionale e al funzionamento dei servizi pubblici. Nonostante ostacoli burocratici e sottoimpiego, il loro apporto rimane stabile e rilevante. Il 4 novembre a Roma la presentazione del Dossier statistico immigrazione 2025

Sara Costantini - Città del Vaticano

L’immigrazione regolare non è un peso per l’Italia, ma una risorsa concreta e tangibile, capace di sostenere le finanze pubbliche e di contribuire al tessuto sociale del Paese, lo evidenzia il Dossier curato dal Centro Studi e Ricerche Idos. Gli immigrati regolari - sottolinea lo studio - versano più di quanto ricevono in servizi e prestazioni sociali: nel 2023, le entrate generate dalla popolazione straniera hanno superato le spese sostenute per loro, con un saldo positivo di 4,6 miliardi di euro.

Contributo reale degli stranieri

Gli stranieri rappresentano il 9% della popolazione residente, ma assorbono solo il 5,2% della spesa pubblica. Il loro contributo va oltre le cifre: partecipano attivamente alla vita delle comunità, sostengono il sistema sanitario e sociale, e con il loro lavoro quotidiano alimentano il bene comune. È un equilibrio tra dare e ricevere che non si limita alla dimensione economica: racconta di persone che si impegnano, rispettano le regole e contribuiscono a costruire una società più coesa e solidale.

Criticità e ostacoli

Persistono, però, criticità significative. L’accesso al lavoro regolare è ostacolato da procedure complesse e norme rigide: nel 2023, solo il 13% delle quote disponibili per i permessi non comunitari è stato richiesto, e appena il 7,5% dei permessi effettivi è stato rilasciato. Questa rigidità spinge molti nella condizione di irregolarità, con ricadute negative sul contributo fiscale e sulla sicurezza del lavoro. Il sottoimpiego e il demansionamento colpiscono una larga parte dei lavoratori stranieri.

Opportunità e futuro condiviso

Nonostante queste difficoltà, il contributo degli immigrati rimane rilevante e positivo. Garantire loro opportunità reali significa permettere all’Italia di crescere insieme a loro, valorizzando competenze e talenti che altrimenti rimarrebbero inespresse. Come osserva Luca Di Sciullo, presidente di Idos: «Superare questi ostacoli non è soltanto giusto, è lungimirante. Solo così il contributo già positivo degli immigrati può diventare una risorsa ancora più solida per la società».Il Dossier invita a guardare all’immigrazione come a una possibilità di rafforzare la coesione sociale e promuovere principi di giustizia e solidarietà. Dietro ogni dato ci sono persone che lavorano, crescono e contribuiscono alla vita comune.

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29 settembre 2025, 15:35