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Le prime immagini della zona dov'è avvenuta la sparatoria a Dallas, in Texas Le prime immagini della zona dov'è avvenuta la sparatoria a Dallas, in Texas 

Sparatoria in un centro migranti a Dallas: almeno un morto oltre all’aggressore

La vittima era tra i migranti presenti nella struttura di detenzione dell’Ice, l’agenzia federale statunitense che si occupa di immigrazione e dogane. Altri due sono rimasti feriti. L'uomo che ha aperto il fuoco ha sparato da un tetto vicino, togliendosi poi la vita. Per l'Fbi si è trattato di un attacco mirato contro l'Ice

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Tre migranti sono stati colpiti da un uomo che ha aperto il fuoco a Dallas, in Texas, in un centro di detenzione dell’Ice, l’agenzia federale statunitense che si occupa di immigrazione e dogane. Uno di loro è morto e gli altri due sono rimasti feriti e sono stati trasportati all'ospedale, ha dichiarato un portavoce dell’Ice. L’aggressore, ha aggiunto, si è suicidato.

Attacco contro l'Ice

È "stato un attacco mirato contro l'Ice", ha riferito l'Fbi, come "successo il 4 luglio": sui proiettili usati dall'aggressore sono stati trovati messaggi contro l'Immigration and Customs Enforcement. Da una prima ricostruzione l’uomo avrebbe sparato da un tetto di un edificio adiacente, uccidendosi poi con un colpo alla testa quando si sono avvicinati i poliziotti intervenuti in seguito alle segnalazioni di una sparatoria nella zona nord-ovest della città. La vittima era tra i detenuti della struttura, mentre non risultano esserci agenti dell’Ice tra i feriti, come ha detto a Fox News la vice direttrice dell’agenzia, Madison Sheahan.

Un episodio simile a luglio

Il 4 luglio scorso un agente era rimasto ferito al collo durante un attacco simile che aveva preso di mira un altro centro di detenzione dell’Ice vicino a Dallas. Uno degli aggressori aveva sparato decine di colpi contro gli agenti disarmati e sul posto erano stati trovati fucili, giubbotti antiproiettile e walkie-talkie. Nelle vicinanze erano stati rinvenuti pure dei volantini con slogan contro l’agenzia. Le indagini avevano portato poi all’incriminazione di dieci persone.

Le parole di Vance

La vicenda di oggi è stata commentata nell’immediato sui social dal vicepresidente degli Stati Uniti, James David Vance, parlando di “attacchi ossessivi contro le forze dell’ordine” che “devono cessare”. “Prego per chiunque sia rimasto ferito in questo attacco e per le loro famiglie”, ha aggiunto Vance.

(Ultimo aggiornamento: mercoledì 24 settembre 2025, ore 17.45)

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24 settembre 2025, 15:54