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La chiesa mormone avvolta dalle fiamme La chiesa mormone avvolta dalle fiamme

Stati Uniti, attacco a una chiesa mormone: 4 morti, 8 feriti e alcuni dispersi

Durante le funzioni di culto domenicali, la chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni a Grand Blanc Township, Michigan, è stata assaltata da un veterano dell’esercito americano, che ha sparato con un fucile ai fedeli e ha incendiato il luogo di culto

Pietro Piga – Città del Vaticano

Ieri, 28 settembre, alle 10.25, i fedeli della chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni a Grand Blanc Township, Michigan, stavano partecipando alle funzioni di culto domenicali della congregazione quando hanno udito degli spari e, fuggendo all’esterno o riparandosi al suo interno, hanno visto le fiamme che avvolgevano l’edificio. Non tutti, però, sono riusciti a salvarsi dai colpi di un fucile e dall’incendio: quattro sono morti, due dei quali per i proiettili, e otto sono feriti, uno dei quali è in condizioni critiche. Ma il bilancio potrebbe peggiorare perché nella chiesa mormone, che non è stata ancora sgomberata, le autorità sono alla ricerca dei dispersi, il cui numero è indefinito. “L’atto di violenza mirato”, come l’ha derubricato l’Fbi che sta conducendo le indagini e non ha ipotizzato il movente dell’attacco, è stato perpetrato da Thomas Jacob Sanford, un veterano del Corpo dei Marine che è stato “neutralizzato” e ucciso, dopo essere stato “ingaggiato in uno scontro a fuoco” di otto minuti da due agenti della polizia.

La dinamica dei fatti

Secondo gli investigatori, il luogo di culto – che si trova in un’area residenziale, è circondato da un parcheggio e un prato, ed è vicino a una chiesa dei Testimoni di Geova – è stato assaltato da Sanford in più fasi: dopo essersi schiantato col pickup sulla struttura, prima avrebbe sparato con un fucile dall’esterno e, infine, avrebbe appiccato l’incendio con della benzina, che è stato domato ed estinto qualche ora dopo. Sul posto, le autorità hanno rinvenuto degli “esplosivi rudimentali”, hanno perquisito la casa dell’assalitore e continuano la ricerca dei dispersi tra le macerie. “Ho pensato che il campanile fosse caduto”, è la testimonianza, rilasciata ad Ap, di un sopravvissuto nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, che ospita una delle congregazioni più grandi della zona e il cui presidente, Russell M. Nelson, è deceduto sabato.

Le reazioni

L’attacco alla chiesa mormone, che è avvenuto un mese dopo la sparatoria nella Chiesa dell’Annunciazione a Minneapolis nella quale due bambini sono stati uccisi, è stato commentato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: “Pregate per le vittime e le loro famiglie. Questa epidemia di violenza nel nostro Paese deve finire, immediatamente!”. Il governatore del Michigan, Gretchen Whitmer, ha dichiarato che “la violenza ovunque, specialmente in un luogo di culto, è inaccettabile”. Le ha fatto eco il sindaco di Grand Blanc Township, John Creasey: “Questo genere di cose è doloroso per la nostra intera comunità”. Il pastore della congregazione, Chuck Lindsey, che dopo l’assalto ha guidato una preghiera in una chiesa cristiana a qualche chilometro da quella dei Santi degli Ultimi Giorni, ha detto: “Siamo esausti per il male, siamo esausti per queste cose. Ma Signore, tu sei il nostro rifugio”.

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29 settembre 2025, 11:56