Ucraina, un’intera famiglia uccisa a Sumy. Gli Usa ampliano il sostegno
Guglielmo Gallone - Città del Vaticano
Una tragedia ha colpito la regione ucraina di Sumy: una famiglia intera, con due bambini di 4 e 6 anni, è rimasta uccisa nella notte in un attacco russo con droni. Un velivolo senza pilota ha centrato un’abitazione nel villaggio di Chernechchyna, nella comunità di Krasnopil, riducendola in macerie. “In questa casa viveva una coppia con due bambini piccoli. Purtroppo, nessuno è riuscito a fuggire”, ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Grigorov.
Ampliato il sostegno americano
La notizia giunge mentre gli Stati Uniti confermano un sostegno più ampio alle operazioni militari di Kyiv. Keith Kellogg, inviato speciale del presidente, Donald Trump, per l’Ucraina, ha dichiarato a Fox News che il capo della Casa Bianca ha autorizzato Kyiv a condurre attacchi a lungo raggio contro obiettivi in Russia. “Penso che leggendo ciò che ha detto il presidente, e leggendo ciò che hanno affermato il vicepresidente Vance e il segretario Rubio, la risposta sia sì”, ha spiegato Kellogg, confermando un cambio di passo rispetto alle precedenti limitazioni.
La vicinanza di Ue e Nato
Parallelamente, da Bruxelles arriva un segnale politico forte da parte delle istituzioni europee e della Nato. In un punto stampa congiunto, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e il segretario generale della Nato, Mark Rutte, hanno ribadito che “l’Ucraina è la nostra prima linea di difesa, dobbiamo mantenere e aumentare il nostro sostegno”. Rutte ha sottolineato che difendere Kyiv significa “difendere non solo i nostri valori, ma anche la nostra sicurezza collettiva”. Von der Leyen ha rilanciato la proposta di utilizzare i beni russi congelati per un “prestito di riparazione” che garantisca aiuti militari strutturali. Secondo la leader della Commissione, “siamo in un momento in cui un’azione decisiva dell’Ue può portare a una svolta” nel conflitto. Von der Leyen ha inoltre ricordato che, a più di tre anni e mezzo dall’invasione russa, l’Ucraina ha continuato a resistere “cedendo praticamente nessun territorio quest’anno”, mentre Mosca avrebbe affrontato un bilancio pesante con circa 250.000 perdite militari e una pressione economica crescente, con tassi d’interesse al 17% e inflazione sopra il 10%.
Il "muro anti-droni" europeo
Nel corso della stessa conferenza, Rutte ha richiamato l’urgenza di rafforzare la difesa europea contro i droni. In questo senso, l’iniziativa per la costruzione di un “muro anti-droni” è stata definita “tempestiva e necessaria”, con riferimento alle recenti incursioni di velivoli russi in Polonia ed Estonia. “Stiamo ancora valutando se fossero intenzionali o meno, ma anche se non lo fossero è inaccettabile. Dobbiamo proteggere i nostri cieli”, ha aggiunto il segretario generale della Nato, sottolineando l’importanza di sviluppare sistemi di difesa più sostenibili rispetto all’uso di missili ad alto costo per contrastare droni a basso prezzo.
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