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Assisi, padre Enzo Fortunato libera uno degli esemplari di uccelli a margine di un convegno dell'Uiza Assisi, padre Enzo Fortunato libera uno degli esemplari di uccelli a margine di un convegno dell'Uiza 

Assisi, liberati esemplari di uccelli per gli 800 anni del Cantico delle Creature

Alcune tortore e dei rapaci benedetti dal francescano padre Enzo Fortunato a conclusione del primo convegno nazionale dell'Uiza, l’Unione Italiana Zoo e Acquari

Vatican News

Quattro tortore, un falco delle paludi, due allocchi e due civette. Sono questi gli esemplari benedetti da Padre Enzo Fortunato, un momento prima di volare nuovamente liberi nel cielo di Assisi. L'evento è avvenuto a conclusione del primo convegno nazionale dell'Uiza, l’Unione Italiana Zoo e Acquari, che ha riunito la comunità scientifica nella città di San Francesco per celebrare l'ottavo centenario del Cantico delle Creature.

Padre Enzo Fortunato benedice e libera gli uccelli nel cielo di Assisi

Confronto sulle specie a rischio estinzione

Recuperati dopo alcuni incidenti stradali, tutti gli animali sono stati curati e riabilitati dal Reparto Carabinieri Forestali di Assisi. L'appuntamento scientifico svoltosi tra il 9 e l'11 ottobre - promosso da Uiza, presieduta dal biologo Cesare Avesani Zaborra, per confrontare gli ultimi studi sulla conservazione delle specie animali maggiormente a rischio di estinzione - ha visto ricercatori, educatori, biologi, medici veterinari, accademici e professionisti del settore confrontarsi sugli ultimi risultati scientifici riguardanti la conservazione delle specie a rischio di estinzione. Simbolicamente, l’incontro è stato organizzato nei luoghi in cui ottocento anni fa prese forma la prima idea di “custodia del Creato” grazie all’intuizione di San Francesco con il Cantico delle Creature.

La cerimonia con padre Enzo Fortunato a margine di un convegno dell'Uiza
La cerimonia con padre Enzo Fortunato a margine di un convegno dell'Uiza

Salvati oltre 4 mila esemplari

“Invertire la rotta dell’estinzione non è un auspicio, ma un fatto concreto”, ha affermato Cesare Avesani Zaborra, presidente UIZA. «Dal 2008 a oggi, grazie al lavoro dei parchi zoologici e degli acquari d’Italia, sono stati rilasciati in natura più di 4 mila esemplari appartenenti a specie sull’orlo della scomparsa. Siamo riusciti a riportare indietro, sulla scala dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, specie animali selvatiche che sembravano destinate alla scomparsa. Questi risultati sono possibili solo grazie a una rete di competenze, ricerca scientifica e dedizione quotidiana alla cura degli animali ospitati nei nostri parchi.

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16 ottobre 2025, 15:42