Cerca

Padre Ibrahim Faltas insieme al bambino palestinese Saed Padre Ibrahim Faltas insieme al bambino palestinese Saed  

La morte di Saed e il dolore dei bambini di Gaza

Il piccolo palestinese, fra i primi ad arrivare in Italia dalla Striscia per essere curato al Policlinico Umberto I, non ce l'ha fatta: è deceduto proprio in questi giorni in cui finalmente è stato raggiunto un accordo per la tregua. Le manine di Saed ora stringono le mani di altri bambini che hanno perso la vita a causa della violenza e insieme aiutano a sperare in un futuro di pace, migliore e più giusto

Ibrahim Faltas - Città del Vaticano

La gioia per l’accordo di pace è stata offuscata dalla morte di Saed, un bambino di Gaza fra i primi ad arrivare in Italia per essere curato a Roma, al Policlinico Umberto I. Saed era stato colpito da una forma di tumore molto grave e a Gaza non avrebbe avuto nessuna speranza di guarigione, non avrebbe avuto nessun sollievo alle sue sofferenze. 

Il legame con Saed

Sono stato più volte a trovare Saed in ospedale, giocava con me, mi teneva la mano, la stringeva e sentivo la sua forza e la sua voglia di guarire, di vivere. Ho visto i medici e il personale sanitario del Policlinico Umberto I prodigarsi in ogni modo per aiutare Saed a guarire, ho sentito la loro umanità che dava cure e affetto al piccolo paziente e alla sua mamma, lontani dall'amore della famiglia rimasta a Gaza. Il padre e i fratelli di Saed sono rimasti nell’inferno di Gaza ad affrontare grandi difficoltà ma con la speranza forte di poter riunire la famiglia in un futuro prossimo e migliore per tutti. In questi due anni ho visitato spesso i bambini ammalati di Gaza ricoverati negli ospedali pediatrici italiani. Ho accolto a Ciampino i primi bambini a fine gennaio 2024, pochi mesi dopo l'inizio della tragedia che ha colpito tutti in Terra Santa. Tanti altri bambini bisognosi di cure, accompagnati da uno dei genitori o da parenti vicini hanno trovato in Italia il calore umano e l'aiuto alla loro sofferenza. 

La speranza di un futuro di pace

Tanti bambini sono guariti grazie alle grandi competenze degli specialisti italiani. Tanti bambini, dopo i ricoveri ospedalieri, hanno trovato accoglienza, disponibilità e affetto grazie ad associazioni e a istituzioni italiane. A colpirmi sono state le persone che in queste situazioni offrono il loro sostegno disinteressato, la loro professionalità eccellente, il loro cuore grande e generoso. Sono tante le istituzioni che hanno contribuito a dare un aiuto immediato ai bambini di Gaza grazie al coinvolgimento del governo italiano, sono tante le persone che ho visto impegnare tempo, energie e risorse a favore di piccoli innocenti. Sono certo che anche a loro i bambini che stanno aiutando, trasmettono la stessa forza di Saed quando stringono le loro mani, quando li abbracciano. A tutti loro sono riconoscente, per tutti loro la mia preghiera di gratitudine a Dio. Le manine di Saed ora stringono le mani di altri bambini che hanno perso la vita a causa della violenza e insieme aiutano, chi è rimasto a Gaza e in altri paesi in guerra, a sperare in un futuro di pace, migliore e più giusto.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

13 ottobre 2025, 15:00