Piccoli profughi palestinesi nel campo di Deir el-Balah, al centro della Striscia di Gaza Piccoli profughi palestinesi nel campo di Deir el-Balah, al centro della Striscia di Gaza  (AFP or licensors)

Gaza, il 6 ottobre in Egitto iniziano i colloqui sull’accordo di pace

Dopo il sì “condizionato” di Hamas al piano proposto dal presidente Usa Trump e concordato con il premier israeliano Netanyahu, Sharm el-Sheik ospiterà da lunedì due delegazioni di Israele e del movimento islamista per discutere i dettagli dello scambio di tutti gli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi. Trump assicura che se Hamas confermerà il suo sì, “il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente” e si avvierà il ritiro israeliano da Gaza

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Il ministero degli Esteri egiziano ha confermato nelle prime ore di oggi, 5 ottobre, che i colloqui sull'accordo per il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra nella Striscia di Gaza inizieranno lunedì a Sharm el-Sheik. L'Egitto ospiterà due delegazioni di Israele e Hamas il 6 ottobre “per discutere i termini e i dettagli dello scambio di tutti gli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi, in conformità con la proposta del presidente Trump” ha comunicato il ministero. Poco prima, in serata negli Stati Uniti, Trump ha annunciato su Truth che “quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente, inizierà lo scambio di ostaggi e prigionieri e creeremo le condizioni per la fase successiva del ritiro, che ci avvicinerà alla fine di questa catastrofe di 3000 anni”.

Trump: Israele ha accettato la linea di ritiro

Il presidente Usa ha dichiarato anche che, dopo le negoziazioni, “Israele ha accettato la linea di ritiro iniziale, che abbiamo mostrato e condiviso con Hamas”. Nel frattempo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha sottolineato che si augura, durante la festività di Sukkot (dal 6 al 12 ottobre) di poter annunciare “il ritorno di tutti i nostri rapiti, mentre l'Idf rimane in profondità nella Striscia. Il nostro esercito rimarrà nei territori che controlla nella Striscia di Gaza”. Questo perché, ha aggiunto, “non ho mai rinunciato nemmeno a raggiungere gli altri obiettivi della guerra”.

Hamas pronto a rilasciare tutti gli ostaggi

Dal canto suo, il movimento islamista di Hamas, nella serata di ieri, si detto pronto a rilasciare “tutti i prigionieri israeliani” in nome della fine della guerra, come chiede il punto più importante del piano sul cessate il fuoco che Trump e Netanyahu hanno presentato al mondo lunedì scorso, a Washington. Hamas benedice anche un altro punto chiave dell’accordo di pace: affidare il controllo della Striscia post-guerra a un organismo palestinese che abbia il sostegno arabo e islamico.

La gioia a Gaza e in Cisgiordania

Tanti palestinesi, a Gaza e in Cisgiordania, sono scesi in strada dopo il sì di Hamas al piano di pace di Trump. Il presidente americano ha poi postato subito un video su Truth esultando per il risultato ottenuto e auspicando una pace duratura. Trump ha chiesto a Israele l'immediata cessazione dei bombardamenti.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

05 ottobre 2025, 11:33