Forze di sicurezza israeliane rendono omaggio al ritorno della salme degli ostaggi Forze di sicurezza israeliane rendono omaggio al ritorno della salme degli ostaggi  (ANSA)

Hamas consegna altri due corpi, le salme rimanenti sono difficilmente raggiungibili

I corpi di altri due ostaggi israeliani sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa che a sua volta li ha dati alle autorità israeliane. Hamas afferma che è difficile localizzare le altre salme e da Israele e Stati Uniti arrivano pressioni per rispettare l’accordo. Il valico di Rafah riapre domani sotto la supervisione della missione Ue

Marco Guerra – Città del Vaticano

Con la consegna delle ultime due salme avvenute ieri sera, sale a nove il numero dei corpi degli ostaggi riconsegnati da Hamas ad Israele. Per gli altri 19 ancora nella Striscia di Gaza, Hamas fa sapere che richiede "grandi sforzi e attrezzature speciali per la ricerca” e che si sta adoperando per risolvere questo problema.

Hamas uccide sette palestinesi

Alti funzionari Usa garantiscono che Hamas ''intende rispettare l'accordo'' sui corpi degli ostaggi ma Trump avverte se l’intesa non venisse rispettata, “le  forze israeliane potrebbero tornare in campo non appena lo dirò io”. Nentanyahu dal canto suo afferma "non scenderemo a compromessi” sulle salme. Intanto un alto consigliere del presidente americano spiega che gli abitanti di Gaza non saranno costretti ad abbandonare la Striscia durante la ricostruzione. Secondo il piano per porre fine alla guerra i palestinesi saranno incoraggiati a rimanere nella Striscia di Gaza, riporta il Time of Israel. Sul terreno però proseguono le violenze, ieri altri due palestinesi sono stati uccisi da un drone israeliano per aver superato la zona militarizzata in cui non si può accedere. Preoccupano poi le esecuzioni sommarie di Hamas a danno di sette palestinesi accusati di collaborazionismo con Israele.

Riapre il valico di Rafah

Sul fronte della ricostruzione emergono gli impegni di numerosi Paesi. L'Italia è pronta a inviare soldati a Gaza nell'ambito della Forza internazionale di stabilizzazione e oltre 100 tonnellate di aiuti alimentari. E oggi dovrebbe riaprire al transito di persone e veicoli il valico di Rafah, porta d'ingresso fondamentale per gli aiuti umanitari nell'enclave palestinese che collega l'Egitto alla Striscia di Gaza. Lo ha riferito una fonte diplomatica, precisando che la riapertura sarà supervisionata dall'European Union Border Assistance Mission (Eubam).

 

 

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16 ottobre 2025, 08:47