Hamas: la ricerca dei corpi degli ostaggi richiede tempo e attrezzature
Marco Guerra – Città del Vaticano
Sono 19 i corpi degli ostaggi ancora intrappolati sotto le macerie e solo nove quelli restituiti finora. Hamas sostiene che la loro ricerca richiede del tempo e attrezzature, che al momento non sono disponibili a causa del divieto imposto da Israele all'ingresso di tali strumenti.
La Turchia invia una squadra per la ricerca dei corpi
Israele chiede il pieno rispetto della prima parte accordo dell’accordo di pace e avverte che se Hamas non restituirà le salme, riprenderà i combattimenti a Gaza. Mi aspetto che "Hamas onori l'impegno" che si è assunto, afferma Trump, che poi tramite social Truth avverte che se Hamas continua a uccidere persone a Gaza, “non avremo altra scelta che entrare e ucciderli”. La stampa israeliana riferisce di un colloquio tra il presidente americano e Netanyahu circa i progressi sull'applicazione del piano di pace, mentre fonti del ministero della Difesa della Turchia riferiscono che le autorità di Ankara hanno inviato esperti per la ricerca dei corpi nella Striscia.
Valico Rafah apre domenica
Intanto a Gaza la tregua nelle ultime ore sembra reggere e si resta in attesa del valico di Rafah che potrebbe avvenire domenica. Ieri sono comunque entrati 600 camion con cibo e carburante dall’Egitto. Si lavora anche sul dossier una forza di sicurezza multinazionale, “molti Paesi si sono offerti" fanno sapere fonti Usa. Gli Stati Uniti sostengono che Hamas "non controllerà alcuna zona", ma non è chiaro quale sarà il futuro dell'Autorità Nazionale Palestinese. Per il primo ministro dell’Anp, Mohammad Mustafa, a Gaza ci dovrà essere una "leadership nazionale palestinese".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui