Addio a Remo Girone, attore dallo stile intenso e sobrio
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Remo Girone, morto nella giornata del 3 ottobre all’età di 76 anni nella sua casa nel Principato di Monaco, era un uomo gentile, riservato ed elegante, con una voce profonda che abbinava ad uno stile sobrio e intenso. È noto al grande pubblico soprattutto per il personaggio di Tano Cariddi, oscuro e spietato uomo di mafia che ha interpreto nei vari episodi del grande successo televisivo "La Piovra". Nato ad Asmara, in Eritrea, il primo dicembre del 1948 da una famiglia di emigrati italiani, dimostra fin da piccolo una vocazione per la recitazione. Muove i primi passi in teatro. In seguito arrivano i primi ruoli per il cinema e la televisione.
Nei panni di San Leonardo Murialdo
Nella sua densa carriera non mancano ruoli legati alla spiritualità. Nel film “Suor Pascalina, nel cuore della fede” interpreta il ruolo di monsignor Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII. alla Si tratta di una pellicola dedicata alla figura della suora bavarese che, per quasi quarant’anni, è stata collaboratrice di Pacelli. Il volto di Remo Girone è associato inoltre ad un Santo sociale torinese che ha speso la vita a favore dei ragazzi poveri e degli operai. Nel breve docu-film “Non sono Cavaliere” dà voce e volto a San Leonardo Murialdo, fondatore della Congregazione di San Giuseppe e guida lo spettatore alla scoperta del museo degli Artigianelli di Torino, dedicato alla vita e alle opere del Santo sociale torinese.
Volto di “personaggi che muovono la storia”
Versatile e misurato, Remo Girone è una di quegli attori divenuti icone popolari, un interprete poliedrico che era a suo agio in una duttilità di ruoli e di maschere. "Non ho mai fatto distinzioni – ha ricordato in una recente intervista a un quotidiano monegasco - nella scelta di una parte sulle qualità umane di un personaggio, bensì sul tipo di personaggio. Quelli importanti, al di là delle doti morali, muovono la storia”. Il suo volto, nell’opinione pubblica, è associato prevalentemente a personaggi spietati, magnetici, ambigui. Ma in molti dei suoi lavori più recenti ha saputo mettere in luce anche il suo volto umano, interpretando figure positive. Nel film "Il mio nome è vendetta", interpreta ad esempio il personaggio di un prete anziano. Uno sguardo e un volto in armonia tra terra e cielo.
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