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Palestinesi sfollati a Gaza Palestinesi sfollati a Gaza 

Ratificato da Israele l’accordo di pace per Gaza. Decretata la tregua

Prende concretezza l’intesa di cessate-il-fuoco siglata a Sharm el Sheik con la mediazione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto: il piano, approvato dal governo israeliano ha sancito la fine del conflitto nella Striscia e il rilascio incrociato di ostaggi e detenuti palestinesi. Entusiasta il presidente Usa Trump

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Dovranno fare finalmente silenzio le armi a Gaza, dopo 735 giorni di guerra e oltre 67mila vittime, stando ai dati di Hamas. La tregua è stata sancita nella Striscia dopo la ratifica nella notte da parte del governo israeliano, dell'accordo siglato ieri in Egitto, Tuttavia, non sono mancate segnalazioni di attacchi israeliani a Khan Younis, nelle ore successive all’approvazione del piano da parte dell’esecutivo di Israele. L’esercito israeliano segnala, dal canto suo, l’uccisione di un soldato riservista Ieri, giovedì 9 ottobre, in un attacco di cecchini di Hamas a Gaza City.

I passi di attuazione dell’intesa 

Il cessate il fuoco sarà monitorato da una forza multinazionale formata da 200 soldati statunitensi e militari provenienti da Egitto, Qatar, Turchia e probabilmente Emirati Arabi Uniti. Hamas si è impegnato a rilasciare tutti gli ostaggi vivi, 20 persone, entro 72 ore dunque fra lunedì e martedì prossimi, a fronte della liberazione di 1950 prigionieri palestinesi, fra cui non ci sarà però Marwan Barghouti, uno dei leader di spicco del gruppo islamico detenuto in Israele dal 2002. Per la restituzione dei corpi degli altri sequestrati la fazione palestinese ha chiesto 10 giorni. La Protezione Civile di Gaza ha, intanto, chiesto alla popolazione palestinese, secondo quanto riportato da Al Jazeera,  di restare lontana, per sicurezza, dalle zone di confine di Gaza Cityfino a quando non sarà stato annunciato ufficialmente il ritiro delle forze israeliane e non sarà confermato dalle autorità. emergenza e delle autorità sul campo".

Le reazioni

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, esulta dicendosi fiducioso sull’attuazione di una pace duratura. Il capo della Casa Bianca è ora atteso domenica in Israele e poi in Egitto per la firma ufficiale dell’accordo. Unanime il plauso internazionale per il risultato di questo ultimo tavolo diplomatico, ma le organizzazioni umanitarie mostrano cauto ottimismo ricordando che i bisogni dei civili palestinesi restano drammaticamente urgenti: distrutto, stando a quanto denunciato da Emergency, il 90% delle case, completamente scomparsi i servizi sanitari, oltre alla carenza di cibo e beni essenziali.

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10 ottobre 2025, 08:36