Tregua instabile a Gaza, decine le vittime per lo scambio di attacchi fra Israele e Hamas

Paola Simonetti – Città del Vaticano

L’esercito israeliano sta di nuovo facendo rispettare il cessate il fuoco dopo gli attacchi a Rafah da parte di Hamas, ma aggiunge che pur continuando a sostenere l'accordo di tregua, “risponderà con forza a qualsiasi violazione”. L’annuncio arriva dopo una nuova giornata di sangue, ieri, domenica 19 ottobre,  con lo scambio di attacchi fra il gruppo islamico e Israele che ha portato ad almeno 45 vittime palestinesi e 2 militari israeliani uccisi.

La pace in bilico

“La tregua è ancora in vigore” sottolinea il presidente Usa, Donald Trump, anche se il vicepresidente statunitense, JD Vance ammette che “la situazione è molto complessa e instabile”, tanto da spingere lo stesso Vance, l'inviato speciale Usa, Steve Witkoff e il consigliere di Trump, Jared Kushner ad una visita in Israele tra oggi e domani per promuovere la tregua con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

Le operazioni sul campo

E proprio le pressioni statunitensi hanno portato Israele ad annullare la chiusura dei valichi a Gaza, che dovrebbero riaprire questa mattina per il passaggio degli aiuti umanitari. Intanto, Hamas prosegue nella complessa riconsegna delle salme di ostaggi deceduti, difficili da individuare nella distruzione dell’area: ieri il ritrovamento di un altro corpo che dovrebbe essere trasferito a breve alle forze israeliane.