Ucraina, blackout in diverse regioni. Lavrov pronto a incontrare Rubio
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Non cambia la posizione di Mosca sulla guerra in Ucraina: se da una parte tende la mano a Washington facendo capire di essere disponibile alla ripresa di un negoziato, dall’altra resta dura contro l’Europa. Il ministro degli Esteri Lavrov ha aperto alla possibilità di un incontro con il segretario di Stato americano Rubio dopo la telefonata del 20 ottobre in cui erano emerse profonde distanze sulla concezione di fine del conflitto.
Le posizioni russe su Usa e Ue
“Ci sono elementi di disturbo nelle relazioni russo-americane ereditate dalla precedente amministrazione, quindi ci vorrà tempo per chiarire la situazione – ha detto Lavrov – ma con Trump abbiamo percepito la volontà di riprendere il dialogo”. Una volontà che ha portato alla firma di diversi accordi “per migliorare il funzionamento delle relazioni diplomatiche”. Di recente, tra l’altro, il presidente statunitense Trump si era mostrato possibilista in merito a un nuovo incontro con il suo omologo russo Putin, dopo il vertice della scorsa estate in Alaska. Nessuna apertura, invece, nei confronti dell’Ue accusata di “cinismo” nell’interpretazione della Carta Onu e delle norme internazionali.
Le notizie dal fronte
Sul terreno, intanto, l’Ucraina fa la conta dei danni alla propria rete energetica e ha dovuto procedere con interruzioni alle forniture anche di 16 ore: ben centomila le persone al buio nella regione di Kharkiv, mentre è stato dichiarato lo stato di allerta in diverse regioni per minacce di attacchi missilistici. Stessa sorte, dall’altra parte, per ventimila persone al buio nelle città russe di Kursk e Bryansk. L'attacco di sabato, che ha visto il lancio contro l'Ucraina di oltre 450 droni e 45 missili, è stato "uno dei più gravi per il settore energetico dall'inizio della guerra" ha dichiarato il vice ministro dell'Energia ucraino, Artem Nekrasov.
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