New York ha un nuovo sindaco. Zohran Mamdani promette attenzione ai poveri
Paola Simonetti – Città del Vaticano
"Abbandoniamo la politica che abbandona i poveri”. Questa la frase che nel suo primo discorso sintetizza gli intendimenti del neo sindaco di New York, Zhoran Mamdani, che ha scalzato l’ex governatore Cuomo e che giurerà il prossimo primo gennaio. Una vittoria, ha affermato lui stesso, “che mostra la strada per sconfiggere Trump”. Parole che tracciano bene il cammino del neo primo cittadino di una metropoli complessa con un bilancio che si aggira sui 116 miliardi di dollari l’anno.
La posizione di Trump
Il 34enne, di origini indiane e ugandesi, primo sindaco di religione musulmana della storia degli Stati Uniti. Donald Trump, così come l’esecutivo israeliano, lo considera un pericolo per la comunità ebraica per le sue posizioni pro-Palestina, ma anche perché in netta opposizione con le politiche del capo della Casa Bianca: Mamdani ha infatti già promesso nella sua attenzione agli indigenti, un’azione decisa, fra l’altro, su uno dei temi caldi per New York: le case popolari.
La delicata situazione dello shutdown
“Ho perso perché non ero sulla scheda e per lo shutdown”, ha commentato il presidente Usa, alle prese con uno dei blocchi amministrativi più lungo di sempre legato all’approvazione del bilancio che colpirà proprio i cittadini più fragili: a rischio c’è l’erogazione dei buoni alimentari dai quali dipendono quasi 42 milioni di americani. Elezioni queste che rappresentano un test importante per Trump: netta infatti la vittoria dei democratici anche per i governatorati di Virginia e New Jersey.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui