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A Khan Yunis i funerali di 2 ragazzini uccisi dal fuoco israeliano A Khan Yunis i funerali di 2 ragazzini uccisi dal fuoco israeliano 

A Gaza i morti superano quota 70mila. Appello dell'Unicef per i bimbi a rischio malnutrizione

Il bilancio fornito dal ministero della Salute controllato da Hamas. Nuove violazioni della tregua a Khan Yunis e Rafah mentre continuano a preoccupare la malnutrizione infantile e il rischio di morte per 9.300 bimbi e la mancanza di carburante che rallenta le operazioni di soccorso umanitario

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

È il ministero della Sanità controllato da Hamas, a fornire il nuovo bilancio dei morti che, a seguito del macabro ritrovamento di 600 corpi sotto le macerie di edifici e palazzi, sale a quota 70.100. Intanto a Gaza si è svolto il funerale di due fratellini palestinesi di 10 e 12 anni uccisi stamane dalle forze armate israeliane, a est di Khan Yunis. Secondo un parente dei due ragazzini Fadi e Goma Abu Assi, questi erano i loro nomi, stavano raccogliendo legna da ardere per aiutare il padre, costretto su una sedia a rotelle, quando sono stati colpiti da un drone dei militari. L'Idf ha riferito in una nota che in mattinata erano stati identificati ed eliminati "due sospetti che, oltrepassata la Linea Gialla, stavano conducendo attività sospette sul terreno e avevano avvicinato le truppe operanti nel sud della Striscia, rappresentando una minaccia immediata". In un secondo episodio, militari israeliani della brigata Nahal hanno individuato e ucciso un uomo, a detta loro armato, nella zona di Rafah, anch’egli oltre la Linea Gialla e in avvicinamento al check point.  Dall’inizio della tregua tra Hamas e Israele sono 354 le persone rimaste uccise e 906 quelle ferite nei raid e in quelle che l'Onu definisce "esecuzioni sommarie".  "È Israele a non volere una soluzione a due Stati che metta fine per sempre al conflitto con i palestinesi evitando morti quotidiane" dice Ali Baraka, uno dei nuovi leader di Hamas spiegando come lo stesso premier israeliano Benjamin Netanyahu abbia dichiarato più volte che "non accetterà mai uno Stato palestinese a ovest del fiume Giordano”. Vittime si registrano anche in Cisgiordania che da giorni è teatro di una nuova operazione anti-terrorismo da parte dello Stato ebraico.

Croce Rossa: su crisi umanitaria anche il peso dell'inverno

Dalle organizzazioni che lavorano sul campo per dare sostegno alla popolazione continuano ad arrivari appelli e denunce, l’ultimo in ordine di tempo è quello dell’Unicef per gli oltre 9 mila bimbi colpiti da malnutrizione acuta, e ancor prima quello della Croce Rossa internazionale. "Dopo il cessate il fuoco, speravamo in un ampio accesso degli aiuti umanitari ma le crescenti tensioni nella zona non lo rendono possibile. Per la popolazione della Striscia di Gaza il futuro è sempre più incerto. Alle sofferenze sopportate e alle gravi condizioni umanitarie alle quali donne e uomini, bambine e bambini sono stati esposti, in particolare negli ultimi due anni, si aggiungono ora le difficoltà derivanti dalle basse temperature e dalle intemperie dell'inverno. Si continua a vivere in condizioni disperate": così Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana secondo cui i volontari della Mezzaluna Rossa Palestinese si confermano l'unico aiuto per la gente di Gaza, offrendo servizi essenziali, assistenza sanitaria, supporto psicologico e psicosociale. Oltre a cibo, acqua, medicinali, materiali per l'edilizia abitativa e altri beni essenziali, scarseggia però il carburante e la mancanza di combustibile incide negativamente sui trasporti e sulla capacità dei servizi, ma anche e soprattutto sulle operazioni mediche e il soccorso umanitario.

A Gaza oltre 9mila bambini con malnutrizione acuta

La fame resta tutt'altro che debellata. Gli elevati livelli di malnutrizione  continuano a mettere in pericolo la vita e il benessere dei bambini nella Striscia di Gaza. Gli screening nutrizionali condotti  dall'Unicef e dai suoi partner hanno identificato quasi 9.300 piccoli, sotto i 5 anni, colpiti da malnutrizione acuta nel mese di ottobre, in calo rispetto agli 11.746 di settembre. Sebbene questa tendenza al ribasso dimostri i progressi compiuti nel trattamento e nella prevenzione della malnutrizione acuta, ottobre segna ancora uno dei tassi di ricovero mensili più alti mai registrati, quasi cinque volte superiore a quello di febbraio 2025, durante il precedente cessate il fuoco. ''Nonostante i progressi compiuti, migliaia di bambini sotto i cinque anni continuano a soffrire di malnutrizione acuta a Gaza, mentre molti altri non dispongono di un riparo adeguato, di servizi igienici e di  protezione contro l'inverno'', ha affermato Catherine Russell, direttrice generale dell'Unicef. ''Troppi bambini a Gaza continuano a  soffrire la fame, le malattie e il freddo, condizioni che mettono a  rischio la loro vita. Ogni minuto è prezioso per proteggere questi bambini'', ha aggiunto. Nelle ultime settimane sono entrate a Gaza maggiori quantità di generi alimentari, facendo diminuire i prezzi di mercato e migliorando  l'accesso delle famiglie al cibo. Tuttavia, molti prodotti essenziali, in particolare gli alimenti di origine animale, rimangono introvabili  o inaccessibili per la maggior parte della popolazione.

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29 novembre 2025, 18:00