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Le conseguenze di un attacco con droni russi a Dnipro Le conseguenze di un attacco con droni russi a Dnipro 

In Turchia si tenta di rilanciare i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina

Domani si incontreranno l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ma ai colloqui Mosca non invierà un proprio rappresentante. Kyiv rafforza intanto la partnership con Francia e Spagna

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Con il quarto inverno di guerra alle porte, sono ancora le strutture energetiche al centro degli attacchi sia delle forze russe sia di quelle ucraine. Un massiccio raid di Mosca sulla regione di Kharkiv, da tempo al centro di raid contro case e infrastrutture, con la conseguente interruzione dei collegamenti elettrici nella zona orientale dell’Ucraina, ha colpito nelle ultime ore Balakliia, provocando tre morti e una decina di feriti, tra cui dei bambini. Le forze di Kyiv denunciano attacchi anche nelle regioni di Sumy, Kherson e Dnipropetrovsk, dove sono divampati vasti incendi, in particolare a Dnipro città.
Nelle aree della regione di Donetsk sotto controllo russo, un attacco con droni ucraini ha invece preso di mira le centrali termiche a Zuivka e Starobesheve, dopo che nei giorni scorsi un’analoga operazione aveva provocato - secondo fonti sul terreno - un blackout per circa 500.000 persone.

Gli incontri in Turchia

In questo quadro, un tentativo di riavviare le trattative di pace e riprendere gli scambi di prigionieri tra Russia e Ucraina si terrà domani in Turchia, dove arriverà l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff. Lì incontrerà Volodymyr Zelensky: è stato lo stesso presidente ucraino a confermare la propria trasferta, dopo la tappa odierna a Madrid, seguita a quelle ad Atene e Parigi. «Ci prepariamo a rilanciare i negoziati e abbiamo sviluppato soluzioni che proporremo ai nostri partner», ha scritto Zelensky sui propri canali social. Il Cremlino ha però fatto sapere che la Russia non invierà una propria delegazione.

Le intese con Francia e Spagna

Prima di arrivare in Spagna, il presidente ucraino in una conferenza stampa tenuta all'Eliseo con l'omologo francese Emmanuel Macron aveva riferito di aver concordato con Parigi la fornitura di otto sistemi di difesa aerea Samp/T, la possibilità di acquistare fino a cento aerei da combattimento Rafale F-4 e una serie di altre attrezzature high-tech. Da parte sua, Macron aveva dichiarato di sperare in una pace «prima del 2027». «Tutto è pronto per la pace, solo la Russia la rifiuta», aveva aggiunto, esortando l’Unione europea a «continuare a fornire all’Ucraina un sostegno finanziario prevedibile e stabile sul lungo termine».
D’altra parte Kyiv «è interessata a una partnership nel settore della difesa» anche con la Spagna, ha detto poi Zelensky in visita a Madrid, proprio quando il Paese iberico ha annunciato un pacchetto da un miliardo di euro per l’acquisto di equipaggiamenti militari destinati all’Ucraina e mentre gli Stati Uniti preparano nuove e pesanti sanzioni contro l’industria petrolifera russa.

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18 novembre 2025, 15:54