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Il capo dell'Ufficio di presidenza ucraino Andriy Yermak e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio Il capo dell'Ufficio di presidenza ucraino Andriy Yermak e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio

Ucraina, controproposta europea al piano Usa

L’Europa ha messo su tavolo una controproposta per la pace in Ucraina, con modifiche e cancellazioni rispetto al piano di 28 punti presentato nei giorni scorsi dagli Stati Uniti, che è apparso ai leader europei fortemente penalizzante per Kyiv

Vatican News

Alcuni paragrafi della proposta  europea — redatta da Regno Unito, Francia e Germania, che prende spunto da quello statunitense e mira a far valere anche la posizione del Vecchio Continente per garantire in futuro  la sicurezza di Kyiv  — prevedono l’uso degli asset russi congelati per compensare l’Ucraina per i danni subiti; garanzie a Kyiv sulla scorta di un’intesa che ricordi l’articolo 5 del Trattato Nato; mantenimento delle difese ucraine; negoziati territoriali che partano dall’attuale linea del fronte. Si respingono, dunque, le richieste della Russia sulla cessione del territorio non occupato a est e si prevede che in tempo di pace le forze ucraine possano arrivare a 800.000 unità (gli Stati Uniti ne chiedevano 600.000). Inoltre, l’adesione di Kyiv alla Nato — negata dal piano di Donald Trump — dipenderà dal consenso all’interno dell’Alleanza stessa, con l’Ucraina che diventerà membro dell’Ue. A differenza del testo della Casa Bianca, infine, il piano europeo non richiede alle truppe di Kyiv di ritirarsi dalle città sotto il suo controllo nel Donbass orientale. Una volta firmato l’accordo di pace, verrà avviato un dialogo tra Russia e Nato per affrontare tutte le questioni di sicurezza e creare un ambiente di de-escalation per garantire la sicurezza globale e migliorare le opportunità di connettività e sviluppo economico. I termini del cessate-il-fuoco, incluso il suo monitoraggio, saranno  definiti dalle due parti sotto la supervisione statunitense. 

Il summit a Ginevra

Il piano europeo è stato presentato ieri a Ginevra, mentre Stati Uniti e Ucraina tenevano colloqui per arrivare alla pace. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, e Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, hanno parlato di un "incontro produttivo". Rubio lo ha definito "il miglior colloquio di sempre", mentre la parte ucraina  si è detta "molto ottimista" che un’intesa possa arrivare "rapidamente". Al termine è stato emesso un comunicato congiunto, in cui si ribadisce che l’accordo deve rispettare la sovranità dell’Ucraina  e garantire una pace giusta e sostenibile. 

La posizione di Ucraina e Russia

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha salutato i progressi compiuti ma ha tenuto a precisare che non sono sufficienti. "Nelle tappe concordate con la parte americana, siamo riusciti a includere punti estremamente sensibili", ha affermato Zelensky aggiungendo: "Sono tappe, ma per arrivare ad una pace reale serve di più, molto di più". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha invece fatto sapere che Mosca "non ha ricevuto alcuna informazione" sugli esiti dei colloqui di ieri in Svizzera e che non è previsto al momento alcun incontro tra russi e americani per questa settimana.   Mentre la diplomazia si è rimessa in moto, l’esercito russo continua comunque a colpire incessantemente gran parte dell’Ucraina. Un massiccio bombardamento sulla città orientale di Kharkiv ha provocato almeno quattro morti e una ventina di feriti. È intanto salito a 34 vittime e sei dispersi il bilancio dell’attacco russo di mercoledì  scorso sulla città occidentale di Ternopil.  In risposta, le forze di difesa ucraine hanno annunciato di avere allontanato le truppe  russi da centro della città di Pokrovsk, roccaforte strategica nel Donetsk, obiettivo primario dell’offensiva russa. 

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24 novembre 2025, 12:46