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Kyiv ancora sotto attacco Kyiv ancora sotto attacco  (ANSA)

Spiragli di pace per l’Ucraina, ma Mosca boccia le proposte Ue

C’è un nuovo piano di pace Usa-Ucraina con 19 punti dopo i colloqui di ieri tra le due delegazioni a Ginevra. 'Il piano originario in 28 punti non esiste più. Alcuni punti sono stati eliminati, altri modificati', annuncia la presidenza ucraina. Gelida la reazione russa, che giudica le correzioni non costruttive

Marina Tomarro e Marco Guerra - Città del Vaticano

La guerra in Ucraina non si ferma, nella notte attacchi russi su Kyiv, con missili e droni, hanno provocato sei morti, 13 feriti e ingenti danni agli edifici residenziali e alle infrastrutture civili della città, gli ucraini hanno risposto lanciando droni nella regione di Rostov che hanno provocato tre morti e otto feriti. Il ministero dell'Energia ucraino ha inoltre segnalato un massiccio attacco russo alle infrastrutture energetiche del Paese, mentre l'Aeronautica ha emesso nella notte un allarme aereo generalizzato. Il sindaco Vitaliy Klitschko ha reso noto che in alcune zone di Kyiv si sono verificate interruzioni nella fornitura di energia elettrica e idrica.

Possibile incontro tra Trump e Zlensky entro novembre  

Intanto, Stati Uniti e Ucraina, a seguito dei colloqui di Ginevra, hanno redatto un nuovo accordo di pace in 19 punti, lo ha riferito al Financial Times il primo viceministro degli Esteri ucraini. È stato “un incontro intenso ma produttivo”, ha spiegato, e la nuova bozza ha generato “ottimismo” in entrambe le parti. Le questioni più controverse, a partire da quelle territoriali, sono state messe da parte lasciando la decisione finale a Donald Trump e Volodymyr Zelenskyj. Gli ucraini hanno affermato di "non avere il mandato" per prendere decisioni sulla cessione di territori come suggerito nella bozza originale, che secondo la loro Costituzione richiederebbe un referendum nazionale. Trump è pronto a dare più tempo ai negoziati facendo slittare di una settimana la scadenza precedentemente fissata per il 27 novembre. Gelida la reazione russa, che boccia le correzioni apportate con il contributo degli europei giudicandole 'non costruttive'. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che il Cremlino non ha "nulla da dire" sulle notizie secondo cui il segretario dell'Esercito americano, Dan Driscoll, avrebbe avuto colloqui a porte chiuse con una delegazione russa ad Abu Dhabi, aggiungendo che Mosca non ha ancora ricevuto alcun aggiornamento dagli Stati Uniti sui piani per l'Ucraina, dopo che sono emerse informazioni sul nuovo piano in 19 punti. Sulle trattative è intervenuto anche il ministro degli esteri russo Sergej Lavorv, dicendo che la Russia aspetta dagli Stati Uniti una versione intermedia del piano per la risoluzione del conflitto ucraino, concordata con l'Europa e con Kyiv. E, nelle ultime ore, il segretario ucraino alla Sicurezza Rustem Umerov ha detto che il governo di Kyiv è ansioso di organizzare una visita del Presidente dell'Ucraina negli Stati Uniti alla prima data utile nel mese di novembre per completare le fasi finali e concludere un accordo con il presidente Trump. 

Segnali positivi anche per l'UE

Anche il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha approvato il nuovo testo. "L'incontro a Ginevra - ha spiegato al termine di un incontro dei leader europei con i rappresentanti dell'Unione africana in Angola - tra Stati Uniti, Ucraina, istituzioni dell'Unione europea e rappresentanti europei ha segnato un progresso significativo". In merito ai negoziati di Ginevra, Costa ha affermato che Bruxelles accoglie "con favore questo passo avanti, alcune questioni restano ancora da risolvere, ma la direzione è positiva, e apprezziamo gli sforzi dei presidenti Zelensky e Trump e le loro iniziative".

Villafranca (Ispi): sicurezza, territori e asset russi punti dirimenti

Ai microfoni dei media Vaticani, Antonio Villafranca, vicepresidente dell’ISPI, sottolinea che al momento si conosce abbastanza bene la bozza Usa di 28 punti, mentre non si hanno indicazioni su quella di 19 uscita dalle trattative di Ginevra. Secondo l’esperto di geopolitica, sono tre i punti salienti su cui si concentrano le trattative. Il primo è la sicurezza, ovvero come difendere il territorio ucraino da eventuali nuovi attacchi russi. Il secondo punto dirimente da sciogliere è quali territori saranno ceduti alla Russia, perché sono quattro le provincie dell’est del Paese occupate dalle truppe di Mosca, ma non tutte sono completamente sotto il controllo russo, quindi, spiega Villafranca, "c’è una disputa su dove tracciare la linea del futuro confine”. Il terzo punto riguarda l’interrogativo dell’utilizzo degli asset russi congelati nelle banche europee da utilizzare per la ricostruzione dell’Ucraina.

ascolta l'intervista a Villafranca

I prossimi passi della trattativa

Villafranca affronta anche la questione dell’adesione alla Nato dell’Ucraina sulla quale la Russia non è disposta a fare concessioni, mentre Putin non intende opporsi all’ingresso nell’Unione Europea. Il vice presidente dell’Ispi osserva che l’Europa e gli Stati Uniti intendono però far valere nel Piano l’articolo 5 della Nato che prevede l’intervento della coalizione a favore dell’Ucraina in caso di nuova aggressione. Infine, Villafranca ritiene che i prossimi passi della trattativa saranno la messa punto di un Piano pienamente condiviso da Washington, Kyiv e l’Europa, la bozza finale sarà poi presentata a Mosca che, secondo l’esponente dell’Ispi, cercherà di tornare al testo di 28 più favorevole alle sue posizioni.

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25 novembre 2025, 10:13