Ucraina, Trump dà sei giorni a Zelensky per rispondere al piano sulla pace
Marco Guerra – Città del Vaticano
Il presidente Usa, Donald Trump, ha dato a Kiev tempo fino al 27 novembre, giorno del ringraziamento negli Usa, per accettare una proposta negoziale che comporterebbe dolorose rinunce territoriali, le regioni orientali di Donetsk e Luhansk, la rinuncia all’ingresso nella NATO e un deciso ridimensionamento delle forze armate.
Il discorso alla nazione di Zelensky
Cresce dunque la pressione americana per arrivare un accordo di pace in Ucraina, sempre Trump ha detto ai giornalisti che Zelensky "dovrà farsi piacere" il piano di pace in 28 punti, “se non gli piace – ha aggiunto - dovranno semplicemente continuare a litigare". Trump si è quindi detto ottimista ma sottolineato che serve l’ok di Zelensky. Il presidente ucraino, dal canto suo, in un discorso alla nazione ha detto che "questo è uno dei momenti più difficili della nostra storia" e che l’Ucraina si trova davanti la scelta di difficile di scegliere tra la perdita della dignità o di un partner chiave. “O i 28 punti – ha aggiunto - o un inverno estremamente difficile".
Leader europei a confronto sul piano
Molti analisti definiscono il piano una resa dell’Ucraina che però poi otterrebbe la protezione degli Usa. Per il presidente russo Vladimir Putin "potrebbe costituire la base per un accordo di pace duraturo". L’Europa si sente esclusa e ribadisce la necessità di essere coinvolta insieme a Kiev al tavolo delle trattative. Il cancelliere tedesco Merz in serata ha tenuto un colloquio telefonico con Trump definito “proficuo”. Un confronto arrivato al termine di una giornata che ha visto tutti i principali leader europei dialogare con Zelensky.
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