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Il Parlamento europeo di Strasburgo Il Parlamento europeo di Strasburgo 

Le Acli al Parlamento europeo: il riarmo dell'Ue allontana la pace

Le Associazioni cristiane lavoratori italiani terminano a Strasburgo la loro ‘maratona’ iniziata il 2 settembre a Palermo. Migliaia di persone incontrate per ribadire il valore del dialogo, ma anche che non possiamo arrenderci ai fantasmi del Novecento che hanno portato a due guerre mondiali

Alessandro Guarasci - Strasburgo 

Si conclude oggi, 15 dicembre, al Parlamento europeo di Strasburgo, il viaggio della carovana “Peace at Work – L’Italia del lavoro costruisce la pace”. L’iniziativa è stata promossa dalle Acli, attraversando il Paese da nord a sud per raccontare esperienze, buone pratiche e impegni concreti di pace: in più di tre mesi 78 tappe, oltre 500 testimoni ascoltati, più di 250 istituzioni civiche e religiose coinvolte, oltre 8000 persone raggiunte e 15.000 km percorsi su due furgoni da lavoro. Lavoro e pace d'altronde sono strettamente collegati.

Luoghi di lavoro, associazioni, scuole sul tema della pace

Pierangelo Milesi, vicepresidente delle Acli, ci ha detto che “c'è un'Italia del lavoro e delle socialità, delle comunità che costruisce la pace ogni giorno, quotidianamente. Abbiamo scelto di ascoltare i nostri territori con una declinazione davvero variegata, straordinariamente ricca anche di declinazioni della parola lavoro, mi riferisco in particolare certamente al lavoro tradizionale. Ma anche per noi un luogo di lavoro poteva essere, come è stato, un carcere, un'università, un teatro, un campo agricolo piuttosto che una scuola professionale”.

Le Acli: il riarmo europeo non porterà a più sicurezza

Quello che sembra preoccupare le Acli, è il piano di riarmo europeo. Si tratta di una proposta della Commissione Europea, del 2025, per rafforzare drasticamente le capacità militari dell'UE, prevedendo investimenti finanziati anche tramite debito (come lo strumento SAFE da 150 miliardi). L’obiettivo è far fronte a possibili minacce esterne, aumentando la spesa per la difesa e stimolando l'industria bellica, con obiettivi di spesa fino a 800 miliardi di euro. “L'Italia del lavoro che costruisce la pace si rende conto perfettamente che i colpi di coda di un secolo morente, che immaginavamo ormai quasi lasciato e consegnato alla storia, possono essere molto pericolosi - dice Milesi - Comprendiamo bene che l'Europa debba dotarsi anche di una politica di sicurezza e di difesa comune, ma non ci sembra che in tale progetto di riarmo si arrivi a questo tipo di approdo”.

I temi della Plenaria del Parlamento europeo

La plenaria del Parlamento europeo, che si terrà da domani al 18 dicembre a Strasburgo, si conferma come il passaggio istituzionale più rilevante dell’anno. In settimana i leader UE saranno impegnati nel Consiglio europeo di fine anno che vedrà al centro la questione ucraina. Particolare attenzione sull’utilizzo degli asset russi congelati, mentre sullo sfondo ci sono i nuovi rapporti Ue-Usa, in seguito alla nuova Strategia di sicurezza nazionale americana. Il tema della corsa al riarmo sta facendo molto discutere, soprattutto perché rischia di generare un’escalation agli armamenti preoccupante e perché potrebbe sottrarre fondi alla spesa sociale.

 

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15 dicembre 2025, 09:18