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Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko incontra l'inviato speciale americano per la Bielorussia John Coale Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko incontra l'inviato speciale americano per la Bielorussia John Coale  

Belarus rilascia 123 prigionieri tra cui il Nobel Bialiatksi e l’attivista Kolesnikova

La grazia concessa dal presidente Lukashenko arriva dopo la revoca delle sanzioni da parte degli Usa al settore del potassio e nell’ambito di un processo di normalizzazione dei rapporti tra Minsk e Washington. Plaude il presidente ucraino Zelensky confermando il ruolo di mediazione di Kyiv

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

La notizia, subito confermata dall’Ong per i diritti umani Viasna, è stata poi data ufficialmente dai media di Stato e rilanciata dal presidente ucraino Zelensky. Le autorità bielorusse hanno così rilasciato 123 prigionieri politici, tra cui il premio Nobel per la pace 2022 Ales Bialiatski e l’attivista, figura chiave dell'opposizione, Maria Kolesnikova che ha passato dietro le sbarre quasi 5 anni. La loro liberazione arriva mentre il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sta cercando di migliorare le relazioni con Washington. Proprio stamattina, 13 dicembre, gli Stati Uniti hanno annunciato la revoca delle sanzioni sull’industria del potassio. In cambio, Lukashenko, su richiesta diretta del Capo della Casa Bianca, Donald Trump, ha concesso la grazia. 

All’operazione hanno partecipato anche i Servizi segreti ucraini, ha rivelato il presidente Volodymyr Zelensky. "Grazie al ruolo attivo degli Stati Uniti e alla collaborazione dei nostri servizi di intelligence, oltre 120 persone, tra cui cinque ucraini, stanno tornando in libertà", ha spiegato il Capo di Stato su Telegram chiedendo ai Servizi di massimizzare gli sforzi anche sul fronte russo, in modo che il rilascio dei prigionieri di guerra ucraini possa avvenire entro il nuovo anno. Kolesnikova era stata condannata a 11 anni di carcere dopo le proteste seguite alle elezioni presidenziali bielorusse del 2020. La donna ha già parlato con sua sorella, Tatyana Khomich, come confermato da Igor Kravtsov, rappresentante della squadra del leader dell'opposizione bielorussa, Viktor Babariko. Secondo Kravtsov, Kolesnikova si trova già al sicuro, fuori dalla Belarus.

Il presidente Lukashenko governa da oltre trent'anni questa nazione di 9,5 milioni di abitanti, che è stata ripetutamente sanzionata dai Paesi occidentali sia per la repressione dei diritti umani sia per aver permesso a Mosca di utilizzare il proprio territorio per l’invasione dell'Ucraina, nel febbraio 2022. La Bielorussia ha rilasciato 430 prigionieri politici dal luglio 2024 e questo è solo l'ultimo segnale di distensione tra Washington e Minsk. John Coale, inviato speciale degli Stati Uniti per la Bielorussia, ha dato l'annuncio dopo aver incontrato a Minsk lo stesso Lukashenko. Parlando con i giornalisti, Coale ha descritto i colloqui di due giorni come “molto produttivi” confermando che l’obiettivo resta la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi. 

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13 dicembre 2025, 16:35