Trump: presto un boom economico negli Stati Uniti
Giada Aquilino - Città del Vaticano
Un approccio tutto giocato sulla contrapposizione tra il prima e il dopo secondo mandato. Il presidente statunitense Donald Trump ha tenuto il suo discorso alla nazione, lungo meno di 20 minuti, difendendo le proprie politiche economiche e puntando il dito contro il predecessore, Joe Biden: «Ho ereditato un disastro» ma, ha affermato, ora «l’America è tornata». Nel suo intervento dalla Diplomatic reception room, il capo della Casa Bianca non si è soffermato sulla politica estera, limitandosi soltanto a un accenno a Gaza: «Ho risolto otto guerre», compresa — ha dichiarato — quella «a Gaza, portando la pace in Medio Oriente per la prima volta in anni».
Flussi migratori e salari
Non ha risparmiato critiche ai democratici soprattutto sui confini territoriali e i flussi migratori, «il nostro Paese è stato invaso da un esercito di 25 milioni di persone, molte delle quali — ha accusato — provenivano da prigioni e carceri» o da «bande criminali», mentre i dati degli ultimi anni parlano di 12 milioni di migranti, in maggioranza rimandati indietro. Quindi ha elencato quelli che ha definito i «successi» della propria amministrazione in 11 mesi di lavoro, dal «confine più sicuro della storia» al «calo veloce dei prezzi», passando per «salari che crescono più dell'inflazione». «Avremo un boom economico mai visto prima» ha assicurato, nel tentativo di placare i malumori crescenti di fronte a un carovita che non molla la presa e un mercato del lavoro che mostra segnali di crescente debolezza. Il tasso di disoccupazione è infatti salito in novembre al 4,6%, ai massimi dal 2021, e l’inflazione si mantiene saldamente sopra il target della Fed del 2%. Proprio sul fronte della Banca centrale, Trump ha ribadito come a breve ci sarà un nuovo presidente che creda «in tassi di interesse bassi».
Il capitolo dazi
Tra i risultati «evidenti» delle politiche introdotte ha inserito i dazi, che — ha detto — «sono la mia parola preferita», riferendo come grazie alle entrate derivanti da tali misure restrittive sia ora possibile un warrior dividend, un “dividendo del guerriero”, da 1.776 dollari per i militari: i relativi assegni, ha specificato, «arriveranno per Natale». Già arrivati negli Stati Uniti invece «18.000 miliardi» di investimenti.
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