Pressing degli Stati Uniti a Kyiv sul Donbass. Zelensky: “Deve decidere il popolo”
Paola Simonetti - Città del Vaticano
La cessione del Donbass resta il nodo decisivo nelle trattative per la conclusione della guerra nel cuore dell’Europa, terreno sul quale gli Stati Uniti aumentano la pressione su Kyiv perché rinunci a questa fetta di territorio che Mosca, di fatto, ritiene un punto non negoziabile. Il presidente Usa, Donald Trump, di contro, rassicura sull’assistenza all’Ucraina nel caso di un accordo di sicurezza perché, dice, “è fattore necessario per una pace duratura”. Il leader ucraino Zelensky ha dichiarato di considerare le proposte americane non nell’interesse del suo Paese, rimandando qualsiasi compromesso sulle terre ad una consultazione popolare” tramite elezioni o un referendum. Tuttavia, nelle ultime ore, indiscrezioni rese note dalla testata francese Le Monde, fanno sapere che l'Ucraina sarebbe "pronta" ad accettare il compromesso che prevede concessioni territoriali, accettando la creazione di una zona demilitarizzata nel Donbass.
La diplomazia europea
Prosegue, intanto, il lavoro diplomatico delle cancellerie europee con un incontro previsto per oggi a Parigi fra i funzionari di Ucraina, Usa, Francia, Germania e Regno Unito mentre lunedì a Berlino si prospetta un vertice con i leader Ue nel quale non sarebbe esclusa la presenza di Trump. L'Unione europea nel frattempo da via libera all’iter scritto per il blocco degli asset russi, ovvero ingenti risorse pari a oltre 200 miliardi di euro, attualmente detenute dall’istituto finanziario Euroclear. Provvedimento questo dal quale si sfilano Ungheria e Slovacchia.
L’avanzata di Mosca
Mentre i dibattiti diplomatici continuano serrati, proseguono i combattimenti sul campo, con la Russia che procede nelle zone orientali. Ma non si allenta la controffensiva ucraina che ha colpito un condominio a Tver, circa 180 chilometri a nordovest di Mosca, causando, secondo le autorità locali, il ferimento di sette persone e innescando un incendio. Le autorita' russe hanno riferito di aver abbattuto nella notte 90 droni lanciati da Kyiv.
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