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Una pattuglia dell'M23 a Uvira Una pattuglia dell'M23 a Uvira  (AFP or licensors)

RD Congo, l'M23 annuncia il ritiro da Uvira nel Sud Kivu

Il gruppo armato ha fatto sapere che la decisione segue le richieste dei mediatori statunitensi, a pochi giorni dall’accordo per porre fine alla guerra nell’est del Paese siglato a Washington dai presidenti congolese e rwandese, Félix Tshisekedi e Paul Kagame, alla presenza di Donald Trump. Al momento però i miliziani pattugliano ancora punti strategici e strade della città al confine col Burundi

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Il gruppo armato M23 ha annunciato che ritirerà le proprie forze dalla città di Uvira, in Sud Kivu, «come richiesto dai mediatori statunitensi», a pochi giorni dall’accordo per porre fine alla guerra nell’Est della Repubblica Democratica del Congo, siglato a Washington dai presidenti congolese e rwandese, Félix Tshisekedi e Paul Kagame, alla presenza di Donald Trump. Ad annunciare il ritiro da Uvira, nodo strategico sul Lago Tanganica, sono stati i miliziani stessi, la cui avanzata alimenta comunque i timori di un allargamento del conflitto, dopo che a febbraio avevano conquistato il capoluogo della provincia, Bukavu, e pochi giorni prima quello del Nord Kivu, Goma.

L'offensiva nel Sud Kivu

Dopo aver lanciato all’inizio del mese una nuova offensiva in Sud Kivu, l’M23 - che l’Onu accusa di essere sostenuto dal Rwanda, mentre Kigali respinge ogni addebito - era 

entrato a Uvira, al confine con il Burundi, la scorsa settimana. Il leader del braccio politico dell'M23, Corneille Nangaa, nel rendere nota la decisione non ha però specificato una tempistica del ritiro: stamani, secondo fonti di stampa, gli uomini dell’M23 occupavano ancora la città, pattugliando punti strategici e strade.

Le dichiarazioni di Rubio

Sabato il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, aveva parlato di una «chiara violazione» da parte del Rwanda alle intese firmate il 4 dicembre: gli Stati Uniti «adotteranno misure per garantire che le promesse fatte al presidente (Trump, ndr) vengano mantenute», aveva dichiarato Rubio sui propri canali social, dopo che il rappresentante Usa alle Nazioni Unite, Mike Waltz, era intervenuto alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicata alla crisi congolese, accusando Kigali di alimentare l’instabilità e la guerra, proprio nelle ore successive all’ingresso dell’M23 a Uvira. Il conflitto nell’est congolese ha già provocato un’emergenza umanitaria che secondo le Nazioni Unite riguarda almeno 4,6 milioni di sfollati 

interni tra il Nord e il Sud Kivu.

Le parole del Papa

Subito dopo la recita dell'Angelus, domenica scorsa Papa Leone XIV aveva espresso «viva preoccupazione» per la ripresa degli scontri nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Il Pontefice aveva manifestato la propria vicinanza alla popolazione, esortando «le parti in conflitto a cessare ogni forma di violenza e a ricercare un dialogo costruttivo, nel rispetto dei processi di pace in corso.

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16 dicembre 2025, 13:55