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Cittadini siriani festeggiano ad Aleppo l'anniversario della caduta del regime Cittadini siriani festeggiano ad Aleppo l'anniversario della caduta del regime

Siria, per la prima volta si celebra la Giornata dei diritti umani

A un anno esatto dalla caduta del regime di Bashar al-Assad, il governo di transizione guidato da Ahmed al-Sharaa lancia un nuovo segnale di cambiamento e di cooperazione con la comunità internazionale. Il 10 dicembre si svolgerà a Damasco l’evento, dal titolo “Per una ricostruzione basata sui diritti umani”, organizzato insieme all’Alto Commissariato Onu per i diritti umani

Stefano Leszczynski – Città del Vaticano

Dopo 14 anni di guerra e una delle più gravi crisi migratorie al mondo, tre milioni di persone sono tornate nelle proprie comunità dall’inizio della transizione. Ma il rientro è spesso traumatico: infrastrutture distrutte, ospedali inadeguati, servizi essenziali intermittenti e scarsissime opportunità di lavoro rendono difficile la ricostruzione della vita quotidiana.

Il desiderio di cambiamento

La celebrazione della Giornata dei Diritti Umani rappresenta un segnale di apertura e un passo simbolico verso una nuova era per la Siria. Ma accanto ai progressi istituzionali e alla volontà politica dichiarata, pesano ancora le ferite del conflitto e le responsabilità per gli orrori del passato. Secondo Mohammad Al Nsour, responsabile della sezione Medio Oriente e Nord Africa dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, la giornata rappresenterà “un nuovo capitolo” nei rapporti con Damasco e un passo significativo verso la ricostruzione del Paese. Per la prima volta, infatti, l’ONU dispone di una squadra permanentemente schierata nella capitale, dopo anni in cui il precedente governo negava qualsiasi accesso agli organismi di monitoraggio.

Il sostegno del Consiglio di Sicurezza

Una delegazione dei rappresentanti degli Stati membri del Consiglio di Sicurezza ONU ha compiuto una visita storica a Damasco – la prima dal 1945 – ribadendo il proprio sostegno alla sovranità e all’unità del Paese. Samuel Zbogar, rappresentante permanente della Slovenia, ha sottolineato che la missione mira a “costruire fiducia” e accompagnare la Siria verso un futuro più stabile, con particolare attenzione a giustizia, riconciliazione, inclusività politica e sviluppo economico.

Ancora molte fertite aperte

Una recente inchiesta dell’emittente pubblica tedesca NDR ha rivelato un database di 70mila fotografie provenienti dagli archivi della polizia militare di Damasco: immagini che documentano le sistematiche torture e le esecuzioni nelle carceri del regime, sconfitto nel 2024. Si tratta di 10.212 cadaveri – uomini, donne, minori – molti dei quali mostrano segni evidenti di malnutrizione, violenze e maltrattamenti. La scoperta degli archivi della polizia segreta rappresenta un colpo duro per quanti non hanno avuto più notizie di parenti e conoscenti scomparsi durante la repressione, ma allo stesso tempo la possibilità di restituire un barlume di verità alle vittime.

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05 dicembre 2025, 13:36