La desolazione della guerra a Gaza La desolazione della guerra a Gaza  (ANSA)

Tregua ancora violata a Gaza. Ucciso un capo di Hamas

Nella Striscia proseguono le operazioni israeliane nelle quali è stato ucciso un membro di spicco del gruppo islamico. Intanto, il presidente Usa Trump, smentendo la notizia delle ultime ore di aver rimproverato Israele di violazione del cessate-il-fuoco, annuncia che una forza di stabilizzazione nell’area è in graduale rafforzamento

Paola Simonetti – Città del Vaticano 

Hamas conferma l’uccisione da parte dell’esercito israeliano di quello che viene definito da Israele "uno degli ultimi militanti veterani di alto rango nella Striscia” Raed Saad, con l’accusa da parte del gruppo islamico verso le forze israeliane di aver ancora una volta violato la tregua sancita il 10 ottobre scorso. Accusa che, nelle scorse ore, indiscrezioni circolate sui media avevano attribuito anche a fonti della Casa Bianca, ma che il presidente Usa, Donald Trump si è affrettato a smentire ribadendo i suoi buoni rapporti con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

La situazione sul campo

Trump ha aggiunto che nell’area la stabilizzazione è in una certa forma già in atto: “Diventerà sempre più forte ha chiarito-, sempre più Paesi vi si stanno unendo". Ma intanto, l’esercito israeliano continua l’ampia operazione di smantellamento delle infrastrutture di Hamas che nelle ultime settimane si è concentrata lungo la Linea gialla che delimita l'area della Striscia sotto il controllo di Israele nella parte orientale di Rafah, nel sud dell'enclave palestinese. Intanto, l'Onu denuncia l'emergenza freddo nell'area che aggrava le condizioni della popolazione, stremata per la carenza di aiuti. "Tra giovedi' e sabato - ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite,  Farhan Haq - i nostri partner hanno consegnato 3800 tende, quasi 4.600 teloni e migliaia di articoli per la biancheria da letto a circa 4.800 famiglie". Tra le emergenze, ha ricordato, i "crescenti casi di ipotermia nei neonati", ai quali sono stati dati kit speciali per affrontare il freddo. 

Le reazioni

In questo scenario la vice presidente della Commissione europea, Kaja Kallas vede nel rifiuto al disarmo del gruppo islamico il vero ostacolo a una pace duratura, annunciando che è in corso il lavoro di riforma dell'Autorità nazionale palestinese, ma anche dell’ organizzazione degli aiuti umanitari e di ricostruzione nell’area. E sulla crisi mediorientale è intervenuta anche la Conferenza episcopale italiana, ribadendo di essere vicina alle vittime del popolo ebraico e a quelle del popolo palestinese nella tragedia a Gaza, auspicando una soluzione che “consenta a entrambi, come anche agli altri gruppi presenti in quei territori, una convivenza pacifica”.

Israele contro la Corte penale internazionale

Il ministero degli Esteri israeliano ha, intanto, annunciato di respingere la decisione della Corte penale Internazionale di voler proseguire nelle indagini sulla conduzione della guerra contro Hamas a Gaza e mantenere i mandati di arresto nei confronti del primo ministro Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. “La decisione della Camera d'Appello della Cpi, adottata per stretta maggioranza – hanno fatto sapere le autorità israeliane-, nega a Israele il diritto di ricevere un preavviso, come richiesto dal principio di complementarità, in particolare per uno Stato democratico con un sistema giudiziario indipendente e solido".

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16 dicembre 2025, 08:41