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Giovanni Paolo II: il Papa che fa notizia

La testimonianza di Jacek Moskwa, giornalista molto conosciuto in Polonia, per tanti anni corrispondente in Italia, racconta da vicino il Papa Santo dopo aver viaggiato al suo fianco in varie parti del mondo

Krzysztof Oldakowski- Città del Vaticano

Un Papa raccontato con lo sguardo del giornalista ma anche con l’ammirazione e l’orgoglio di appartenere allo stesso popolo polacco. Si leggono queste emozioni tra le righe della testimonianza di Jacek Moskwa, corrispondente in Italia per varie testate e autore di numerosi libri su Giovanni Paolo II, a cento anni dalla sua nascita:

Ascolta l'intervista a Jacek Moskwa

R. – Il pontificato di Giovanni Paolo II fa parte della mia vita. Ho lavorato da giornalista per tutti i 27 anni, anche durante le storiche visite in Polonia negli anni Ottanta; per 15 anni a Roma come corrispondente della televisione e radio e vari giornali polacchi. Viaggi importanti in Terra Santa, a Cuba, in Messico, negli Stati Uniti, in India, in Medio Oriente e in vari Paesi europei. Per esprimere i miei sentimenti, le mie opinioni potrei usare solo i titoli dei miei libri: “Profeta e politico”, “Il Papa che ha cambiato il mondo”, “Pontifex maximus”, “Il cammino di Karol Wojtyła”: la biografia in quattro volumi. Il suo fu il primo pontificato mondiale. Cosa intendo dire? A parte gli oltre 100 viaggi in tutti i continenti, tranne l’Antartide, lui aveva una specie di carisma nell’uso dei media. I miei colleghi della stampa italiana dicevano: “Il Papa fa notizia”; i corrispondenti della televisione aggiungevano: “Il Papa buca lo schermo”. Era il grande personaggio conosciuto da tutto il mondo. Con grande coraggio seppe criticare i dittatori e parlare contro le guerre. C’era anche il Papa “privato”, il “Papa-uomo”, il personaggio con grande senso dell’umorismo, che amava scherzare con noi giornalisti.

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14 maggio 2020, 14:26