Leone XIV agli indonesiani: costruire armonia in un mondo che cerca di dividere
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
Vi esorto a essere profeti di comunione in un mondo che spesso cerca di dividere e provocare. Il cammino del dialogo, il cammino dell’amicizia può essere impegnativo, ma produce il prezioso frutto della pace.
Il Papa rivolge questo invito alla comunità cattolica indonesiana di Roma e applaude al loro impegno nel promuovere una “cultura dell’incontro”. Lo fa nell'udienza di oggi, 22 settembre, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Pronunciando il discorso in inglese, Leone XIV sottolinea il legame stretto tra la Santa Sede e il Paese del sud-est asiatico - che quest’anno celebrano 75 anni di relazioni diplomatiche -, ricordando anche “la storica visita” di Papa Francesco a Giacarta, un anno fa, dal 2 al 6 settembre. Questo viaggio, prosegue il Pontefice, ha portato un “messaggio di speranza al vostro esteso arcipelago”, reso più profonda “l’amicizia” tra i due stati e presentato al mondo “un’espressione tangibile di cooperazione interreligiosa attraverso la Dichiarazione di Istiqlal, firmata dal Papa e dal Grande Imam della moschea di Istiqlal al fine di promuovere l’unità per il bene dell’umanità”.
“Oggi ci rallegriamo di questi vincoli di amicizia, ci rallegriamo della vostra presenza qui, insieme alle autorità civili che rappresentano l’Indonesia”, insiste Leone XIV, aggiungendo che “sin dall’inizio la Santa Sede ha camminato a fianco” della nazione, “riconoscendone l’indipendenza subito dopo la sua nascita”. “In questi decenni - ribadice - sono stati costruiti legami sul dialogo, il rispetto e l’impegno comune per la pace e l’armonia”.
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Unità nella diversità
Il Pontefice poi mette in luce gli “atti di servizio silenziosi” che compiono gli indonesiani - il cui Paese è fondato sul motto “unità nella diversità” - per promuovere la pace e l’armonia. “Anche lontani da casa, preservate le vostre vive tradizioni e la cura gli uni per gli altri. Vi ringrazio per i forti legami che mantenete con i vicini sia cristiani sia non cristiani”, continua Leone XIV. Citando le parole di Papa Francesco a Giacarta, evidenzia come “i popoli dell’Indonesia compongono un ‘tessuto connettivo’ quando sono legati dalla ricerca del bene comune” e “di fatto, mantenere l’armonia in mezzo alla diversità assomiglia a un delicato 'lavoro artigianale affidato a tutti’”.
Costruire armonia nella società
Infatti Leone XIV poi afferma che lo “rincuorano i modi in cui” la comunità indonesiana mette “in pratica questa solidarietà, dall’accoglienza dei nuovi migranti alla condivisione” della “cultura con le comunità locali”. Spiega come “questi sono chiari esempi della ‘cultura dell’incontro’, che è il fondamento della pace e della comunione”.
Voi mostrate che è possibile essere sia cattolici fedeli sia indonesiani orgogliosi, devoti al Vangelo e dediti a costruire armonia nella società.
Auspicando che possano continuare a “essere costruttori di ponti tra popoli, culture e fedi”, “pellegrini di speranza” e “artigiani di pace”, il Pontefice conclude l’incontro, “di per sé un segno dei buoni frutti della fede e dell’unità”, affidando i partecipanti alla Vergine Maria e chiedendo “che Dio benedica l’Indonesia” con “unità e speranza durature”.
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