Il Papa nomina Iannone nuovo prefetto del Dicastero per i Vescovi

Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano

Era la nomina che tanti si aspettavanno avvenisse tra le prime, come accadde con Papa Benedetto XVI e il suo successore alla Dottrina della Fede, William Joseph Levada. Ovvero la nomina del "successore" alla guida del Dicastero per i Vescovi, l'organismo curiale che egli stesso ha guidato dal gennaio 2023, per volontà di Francesco che lo trasferì a Roma dal Perù, fino al maggio 2025 con l'elezione al Soglio di Pietro. Papa Leone XIV ha nominato oggi, 26 settembre, l'arcivescovo Filippo Iannone, finora prefetto del Dicastero per i Testi Legislativi, come prefetto del Dicastero per i Vescovi, ruolo che include anche la presidenza della Pontificia Commissione per l’America Latina.

Confermati segretario e sotto-segretario

A renderlo noto, il bollettino delle 12 della Sala Stampa della Santa Sede, in cui si legge che Iannone prenderà possesso dell’incarico il prossimo 15 ottobre 2025. Contestualmente il Papa ha confermato come segretario dello stesso Dicastero ad aliud quinquennium monsignor Ilson de Jesus Montanari, il prelato brasiliano già al suo secondo mandato nella stessa carica (aveva iniziato nel 2013 sotto il pontificato di Francesco). Ancora il Papa ha confermato ad quinquennium come sotto-segretario monsignor Ivan Kovač.

Quella di monsignor Iannone è la prima nomina del Pontefice agostiniano di un capo Dicastero. Prima di oggi, l'unica scelta in un ruolo ai vertici di un organismo della Curia Romana era stata quella del 22 maggio - quindi pochi giorni dopo l'elezione - alla religiosa dell’Istituto delle Suore Francescane dei Poveri, suor Tiziana Merletti, come segretaria del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Apostolica.

Giurista e canonista

Sessantotto anni il prossimo 13 dicembre, l'arcivescovo Iannone, originario di Napoli, carmelitano, giurista e canonista, una lunga esperienza tra Tribunali, Università pontificie, Arcidiocesi, ha rivestito diversi incarichi a Roma come membro del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, consultore dell'allora Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, membro del Consiglio per gli Affari Giuridici della CEI, presidente del Comitato per l’Edilizia di Culto e membro della Conferenza Episcopale Laziale. Nel 2012 ha ricevuto l’incarico di vicegerente della Diocesi di Roma, su nomina di Benedetto XVI; un altro Papa, Francesco, ha voluto trasferirlo nel 2017 da questo servizio pastorale a quello di segretario aggiunto del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Dello stesso ufficio è diventato presidente l'anno successivo, il 7 aprile 2018.

Il compito di scegliere i vescovi del mondo

Adesso il compito di proseguire il lavoro che per due anni ha svolto il futuro Papa. Un compito delicato quello del prefetto dei Vescovi, ovvero quello di aiutare il Pontefice a scegliere i pastori a cui affidare le comunità ecclesiali nei territori di propria competenza. E dopo aver individuato sacerdoti da proporre all’episcopato, la decisione finale spetta al Papa. Per coadiuvare questa missione, Papa Francesco nel luglio 2022 aveva nominato tre donne quali membri del Dicastero per i Vescovi: suor Raffaella Petrini, attuale presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Yvonne Reungoat, già superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Maria Lia Zervino, ex presidente dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (Umofc).