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L'omelia di Papa Leone XIV nella Messa per la festa del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano L'omelia di Papa Leone XIV nella Messa per la festa del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano

Il Papa ai gendarmi vaticani: siate servitori della Chiesa e testimoni di pace

Nell’omelia della Messa per la festa del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, davanti alla Grotta di Lourdes dei Giardini vaticani, Leone XIV sottolinea l’importanza di uno “stile evangelico” e gesti premurosi a tutela delle persone che frequentano “questo Stato piccolissimo”. Costruite “sicurezza, ordine, rispetto” con la vostra uniforme e con la vostra umanità

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Un servizio che si svolge soprattutto “dietro le quinte” e costruisce “sicurezza, ordine, rispetto”, da svolgere “insieme, come una squadra”, e protegge “non solo luoghi e persone”, ma rispecchia la missione della Chiesa. Una missione, l’annuncio del Vangelo, da vivere “con la vostra uniforme e prima di tutto con la vostra umanità”. Così Papa Leone XIV delinea il compito del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, nell’omelia della Messa che presiede nei Giardini vaticani, davanti alla Grotta di Lourdes, per la festa del patrono San Michele Arcangelo. Sottolinea che quella dei gendarmi vaticani non è solo una professione, ma “un servizio per il bene della Chiesa”, perché il loro lavoro quotidiano, “dà una testimonianza del Vangelo”.

Spesso – lo sapete per esperienza –, la vostra presenza discreta e sicura può esprimere uno stile evangelico non a parole, ma anche solo con uno sguardo attento, con un gesto premuroso che tutela ogni persona attorno a voi.

Papa Leone XIV pronuncia l'omelia
Papa Leone XIV pronuncia l'omelia   (@Vatican Media)

Per non diventare cristiani grigi, tiepidi senza cuore

Il Papa sottolinea che è la testimonianza di Gesù che dà senso a ciò che facciamo, “altrimenti rischiamo di diventare cristiani grigi, tiepidi, senza un cuore ardente per il Vangelo”. Ricorda con san Paolo che Dio ci ha dato uno spirito “di forza, di carità e di prudenza”. E queste sono anche le virtù del gendarme vaticano.

Avete forza dalla legge, ma non per dominare; carità verso i piccoli, ma non per compiacere l’autorità; prudenza nell’azione, ma non per paura delle responsabilità che vi sono proprie.

L'omelia di Leone XIV nella Messa alla Grotta di Lourdes dei Giardini Vaticani
L'omelia di Leone XIV nella Messa alla Grotta di Lourdes dei Giardini Vaticani   (@VATICAN MEDIA)

Un programma affidato in particolare ai giovani gendarmi

E’ il programma che Leone XIV affida in particolare ai giovani gendarmi che da poco hanno pronunciato il loro giuramento, un atto “di libertà e dedizione”. Il Pontefice li ringrazia per il coraggio e la disponibilità espresse “nel servire fedelmente la Santa Sede”. E invita tutti i gendarmi a fare propria la domanda degli apostoli a Gesù, ascoltata nel Vangelo di Luca: “Accresci in noi la fede”.

Fa’ che la nostra fede, cioè la nostra relazione con Te, possa crescere sempre, tra le gioie e le prove della vita. Sei tu stesso, Signore, a nutrirla con la grazia del tuo Santo Spirito, affinché porti in noi frutti di opere buone.

Un immagine della celebrazione nei Giardini Vaticani
Un immagine della celebrazione nei Giardini Vaticani   (@VATICAN MEDIA)

Testimoni di pace in questo Stato piccolissimo

Dopo il ringraziamento alle famiglie dei gendarmi, senza le quali “il vostro servizio sarebbe più fragile”, Papa Leone XIV invoca la protezione della Vergine Maria, “modello di fede e dedizione”, e san Michele, l’Arcangelo che combatte il male nel nome di Dio.

Con un cuore umile e fedele potrete essere testimoni di pace in questo Stato piccolissimo, che ha l’orizzonte del mondo.

La processione d'ingresso della Messa
La processione d'ingresso della Messa   (@Vatican Media)

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05 ottobre 2025, 17:45