Il Papa in visita al Dicastero per lo Sviluppo integrale: avanti nella vostra missione
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
“In occasione della visita al Dicastero, nello stesso giorno della pubblicazione di Dilexi Te, ringrazio tutti voi che fate del vostro lavoro una vera espressione della missione della Chiesa”.
Con queste parole, impresse sul Libro d’onore, Papa Leone XIV ha ringraziato l’intera ‘famiglia’ del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale che ha voluto visitare oggi pomeriggio, recandosi intorno alle 15.30 nella sede di Palazzo San Callisto, nel cuore del quartiere Trastevere, a conclusione di una intensa giornata iniziata con tre udienze e proseguita con la Messa per i partecipanti al Giubileo della Vita consacrata e la pubblicazione della sua prima esortazione apostolica Dilexi te. Proprio il prefetto del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, il cardinale Michael Czerny, è stato stamane tra i relatori che hanno presentato il documento nella Sala Stampa della Santa Sede.
Domande e saluti
Il Papa ha ricordato la sua prima esortazione sia nella dedica, sia nel momento vissuto insieme a tutti i membri e i dipendenti dell’organismo curiale (alcuni collegati anche on-line) nella Sala Văn Thuận. Un momento “semplice e profondo”, lo descrivono i presenti, durante il quale Leone XIV ha risposto a domande spontanee del personale, alcune relative proprio agli appelli e agli inviti alla missione e al servizio della Chiesa ai poveri contenuti nella Dilexi te.
“Grazie per il vostro lavoro”, “grazie per il vostro impegno”, ha affermato il Pontefice allo staff di questo Dicastero che porta l’azione della Santa Sede nel mondo in numerosi ambiti: migrazioni, economia, ecologia, salute, educazione, sicurezza.
Nelle circa due ore a San Calisto, Papa Leone ha avuto anche un incontro privato con il prefetto Czerny, il segretario suor Alessandra Smerilli, i due sottosegretari il cardinale Fabio Baggio e monsignor Anthony Ekpo. Diversi i regali che sono stati consegnati al Papa, che ha voluto pure salutare uno ad uno i presenti, soffermandosi con qualcuno per uno scambio di parole e battute. In particolare il Pontefice ha benedetto una foto presentatagli da Mercedes de la Torre, giornalista messicana e dipendente del DSSUI nell’ambito della comunicazione: era la foto di sua mamma e suo papà, scomparso esattamente un anno fa. Leone, commosso, ha benedetto la donna e la sua famiglia.
La benedizione dell'opera d'arte "L'Albero della dignità umana"
Tra i momenti principali della visita, infine, la benedizione alla scultura “L’Albero della dignità umana”, una installazione inaugurata lo scorso luglio che vuole rappresentare la continuità tra il passato ed il presente. Quindi le radici di questo Dicastero, istituito da Papa Francesco nel gennaio 2017, dopo la fusione di quattro precedenti Pontifici Consigli: Cor Unum, Giustizia e Pace, Migranti e Itineranti e Operatori Sanitari. Da questi il DSSUI ha ereditato le diverse tematiche trattate e la missione di promuovere la dignità umana di tutti gli individui, nessuno escluso, con particolare attenzione ai deboli, gli ultimi, gli esclusi.
Il saluto alla gente
A Trastevere il Pontefice era arrivato nel primo pomeriggio. L’auto scura con a bordo il Papa, scortata dalla Gendarmeria vaticana e dagli agenti dell’Ispettorato vaticano, ha subito dato nell’occhio e richiamato l’attenzione di residenti, passanti e turisti di questa zona nel cuore di Roma, a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria in Trastevere. Tra i primi ad arrivare nella piazza dove ha luogo il Palazzo, gli studenti della scuola di italiano che la Comunità di Sant’Egidio offre a tutti gli immigrati e i rifugiati accolti in Italia. Uomini e donne in quel momento a lezione hanno lasciato tutto per scendere e provare a salutare Leone XIV. Molti provengono dal Perù, il Paese in cui Robert Francis Prevost è stato missionario per oltre vent’anni.
Intorno alle 18, il Papa è uscito in auto dal cancello principale, salutando dal finestrino la folla radunatasi nella piazzetta che agitava le mani, applaudiva e gridava “Viva il Papa”.
È la seconda volta che Leone XIV si reca in visita in un Dicastero. La prima era stata il 20 maggio, meno di due settimane dopo la sua elezione sul Soglio di Pietro, nel Dicastero per i Vescovi, l’organismo curiale di cui per due anni è stato prefetto.
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