Il Papa riceve i partecipanti al Convegno promosso dal Dicastero delle Cause dei Santi sui fenomeni mistici Il Papa riceve i partecipanti al Convegno promosso dal Dicastero delle Cause dei Santi sui fenomeni mistici

Il Papa: i fenomeni mistici non sono indispensabili per riconoscere la santità

Leone XIV riceve i partecipanti al convegno del Dicastero per le Cause dei Santi all’Urbaniana dal titolo “La Mistica. I fenomeni mistici e la santità”. “Una dimensione tra le più belle dell’esperienza di fede”, afferma il Pontefice, che raccomanda tuttavia di attingere all’insegnamento della Chiesa nella valutazione, facendo attenzione che non siano "manifestazioni ingannevoli" e a non cadere in "illusioni superstiziose"

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Distinguere con “prudenza” i fenomeni spirituali autentici da “manifestazioni che possono essere ingannevoli”. Valutarli con discernimento “umile e conforme all’insegnamento della Chiesa” per “non cadere nell’illusione superstiziosa”. "Equilibrio" nelle cause di canonizzazione, perché "i fenomeni straordinari che possono connotare l’esperienza mistica non sono condizioni indispensabili per riconoscere la santità di un fedele".

Raccomandazioni puntuali quelle di Papa Leone XIV nell'udienza in Aula Paolo VI ai partecipanti al convegno “La mistica, i fenomeni mistici e la santità”, che dal 10 al 13 novembre si è svolto presso la Pontifica Università Urbaniana. Un appuntamento che ha completato idealmente e tematicamente le edizioni degli scorsi due anni dedicati alla “santità oggi”, alla “dimensione comunitaria”, al “martirio e all’offerta della vita”, e che ha riunito nell’Aula Magna dell’Ateneo ‘missionario’ professori, studiosi, sacerdoti, mistici ed esperti anche di altre confessioni. Voci autorevoli per un tema tanto affascinante, quanto delicato per la vita della Chiesa. Il rapporto tra fenomeni mistici e santità di vita è infatti “una dimensione tra le più belle dell’esperienza di fede”, afferma Papa Leone all’inizio del suo discorso, ringraziando tutti i partecipanti al Convegno perché attraverso questo approfondimento hanno “contribuito a valorizzarla e anche a fare luce su alcuni aspetti che richiedono discernimento”.

LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO DI PAPA LEONE XIV

Il Papa durante l'udienza in Aula Paolo VI
Il Papa durante l'udienza in Aula Paolo VI   (@Vatican Media)

Attingere all'insegnamento della Chiesa

Un discernimento “umile e conforme all’insegnamento della Chiesa”, sottolinea Leone XIV, che richiama “il Magistero, la teologia e gli autori spirituali” che, in questi secoli, hanno fornito “criteri per distinguere fenomeni spirituali autentici, che possono accadere in un clima di orazione e sincera ricerca di Dio, da manifestazioni che possono essere ingannevoli”.

Per non cadere nell’illusione superstiziosa, occorre valutare con prudenza simili eventi, attraverso un discernimento umile e conforme all’insegnamento della Chiesa

La mistica un dono, ma la vera meta è la comunione con Dio

“Sia attraverso la riflessione teologica, sia con la predicazione e la catechesi, la Chiesa riconosce da secoli che al cuore della vita mistica sta la consapevolezza dell’intima unione d’amore con Dio”, rammenta infatti il Pontefice. “La mistica – aggiunge - si caratterizza come un’esperienza che supera la mera conoscenza razionale non per merito di chi la vive, bensì per un dono spirituale, che può manifestarsi in diversi modi, anche con fenomeni addirittura opposti, come visioni luminose o fitte oscurità, afflizioni o estasi”.

Tuttavia, chiarisce il Papa, questi eventi eccezionali restano di per sé “secondari e non essenziali” rispetto alla mistica e alla santità stessa; possono esserne “segni”, certo, in quanto “carismi singolari”, ma “la vera meta è e resta sempre la comunione con Dio”. Dunque, rimarca Papa Leone, se presenti tali segni “ne fortificano le virtù non come privilegi individuali, ma in quanto ordinati all’edificazione di tutta la Chiesa”. In altre parole, ciò che più conta e che maggiormente si deve sottolineare nell’esame dei candidati alla santità è “la loro piena e costante conformità alla volontà di Dio”.

I partecipanti al convegno del Dicastero per le Cause dei Santi all'udienza del Papa
I partecipanti al convegno del Dicastero per le Cause dei Santi all'udienza del Papa   (@Vatican Media)

Imitare i Santi

Il Papa domanda perciò “equilibrio”: “Come non bisogna promuovere le Cause di Canonizzazione solo in presenza di fenomeni eccezionali, così va posta attenzione a non penalizzarle se gli stessi fenomeni connotano la vita dei Servi di Dio”. “Al centro del discernimento circa un fedele sta l’ascolto della sua fama di santità e l’esame circa la sua perfetta virtù, come espressioni di comunione ecclesiale e intima unione con Dio”, conclude Leone XIV. Da qui, un invito a quanti operano nell’ambito della Cause di Canonizzazione

Imitare i Santi e coltivare così la vocazione che tutti ci accomuna come battezzati, membra vive dell’unico popolo di Dio

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13 novembre 2025, 12:00