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Papa Leone XIV con Teresina, in Piazza San Pietro Papa Leone XIV con Teresina, in Piazza San Pietro

Dal Papa per far rivivere il sorriso di una figlia

La "dolcezza" di Leone XIV accoglie Teresina, che in Piazza San Pietro per l'udienza generale porta il ricordo della figlia Carlotta, maestra di sci morta tragicamente a soli 27 anni. Dal dolore per la perdita è germogliato un seme di speranza: l'associazione 'Sciare per Sorridere’, che organizza corsi per bambini con disabilità o difficoltà economiche. Sul sagrato della Basilica vaticana, gli uni accanto agli altri, anche alunni israeliani e palestinesi degli atenei di Tel Aviv e Haifa

Fabrizio Peloni – Città del Vaticano

“Ho raccontato al Papa del sorriso di mia figlia Carlotta, morta tragicamente nell’agosto 2022 a soli 27 anni. Ho confidato al Santo Padre il suo amore per la vita, e la sofferenza insopportabile per noi che l’abbiamo persa. E il Pontefice è stato di una dolcezza e gentilezza incredibili, donandomi tanta forza. Quella che vorrei non perdessero anche mio marito Vito e l’altra mia figlia Francesca, che non sono qui, perché a volte è davvero dura andare avanti”. Con poche parole Teresina spiega come ha vissuto il breve incontro personale con Leone XIV al termine dell’udienza generale di stamani in una piazza San Pietro scaldata dal sole. Carlotta era una maestra di sci ed era sempre alla ricerca del miglioramento in tutto quello che faceva, prosegue la mamma, e per lei, “per realizzare un suo sogno e tenere viva la sua memoria, tre anni fa abbiamo creato ‘Sciare per Sorridere’, un’associazione che organizza corsi di sci e snowboard per bambini e adolescenti in situazione di disabilità o disagio economico”. In ogni sorriso di questi bambini, continua Teresina, “c’è quello di nostra figlia che amava la vita all’aria aperta in montagna. E vedere gli occhi di questi bimbi pieni di stupore alla prima neve, le prime discese tra esitazione e orgoglio, la gioia contagiosa, e anche quei momenti di fatica e paura che diventano conquiste, alimenta con grande forza la nostra vita, segnata da questo profondo dolore”.

Papa Leone XIV e Teresina
Papa Leone XIV e Teresina   (@VATICAN MEDIA)

Alunni israeliani e palestinesi insieme

Sorridono anche gli studenti universitari statunitensi della Georgetown University e gli alunni israeliani e palestinesi degli atenei di Tel Aviv e Haifa seduti uno accanto all’altro sul sagrato della basilica Vaticana. Dal marzo scorso in circa quaranta — tra cristiani, ebrei e musulmani — partecipano al progetto Meaning Meets Us (Il senso ci incontra), organizzato dalla Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes. “In questi mesi hanno vissuto un’esperienza interreligiosa e interculturale in cui riflettere sul significato della costruzione della pace, e hanno iniziato un percorso, sicuramente lungo e non facile, per arrivare alla riconciliazione e al perdono”, afferma Rachel Milner Gillers, docente alla Georgetown University, che da osservatore super partes testimonia quanto sia importante “per curare le ferite, creare spazi di dialogo e situazioni di comprensione reciproca e confronto simili a quella che hanno vissuto questi ragazzi”.

I partecipanti al progetto "Meaning Meets Us"
I partecipanti al progetto "Meaning Meets Us"

Un documentario su Vecchio e Nuovo Testamento

Il regista e produttore cinematografico Gjon Kolndrekaj, presente con la moglie Tania e il figlio Pal, ha presentato a Leone XIV il suo ultimo lavoro, dal titolo “Visione di fede - Videocatechismo della Chiesa Cattolica”. “Si tratta di un documentario — della durata di 25 ore, suddiviso in 52 episodi da 20 minuti ciascuno — realizzato con l’impiego di oltre 1.200 attori in costume che interpretano scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, girate in settanta Paesi del mondo, nei luoghi più significativi della cristianità” afferma il cineasta — autore nel 2009 del film Matteo Ricci. Un gesuita nel regno del drago —, sottolineando l’intenzione di voler “essere testimoni di Cristo e trasmettere il messaggio cristiano attraverso l’immagine, la parola e l’emozione, in un tempo, quello contemporaneo, che reclama nuovi linguaggi per comunicare l’immutabile verità del Vangelo”.


Musica e dipinti

In rappresentanza di un’altra arte, quella musicale, partecipa all’udienza generale Montserrat Torrent i Serra, la più anziana organista vivente. Nata a Barcellona, il prossimo 17 aprile compirà 100 anni e oggi pomeriggio suona a San Paolo fuori le Mura insieme con l’organista italiano Giovanni Solinas, con lei stamane in piazza San Pietro. Infine, significativa la partecipazione della delegazione — in pellegrinaggio giubilare — composta da ufficiali e sottufficiali della Polizia municipale Unione Mugello insieme con i familiari, i sindaci di Scarperia e San Piero, di Barberino del Mugello e di Marradi - quest'ultimo anche Presidente dell’unione dei Comuni montani del Mugello. Hanno chiesto al Pontefice di benedire il dipinto che sarà affisso nella sede della Polizia locale, opera dell’artista Gabriele Novelli in cui è rappresentato San Sebastiano.

Il dipinto di San Sebastiano
Il dipinto di San Sebastiano

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05 novembre 2025, 15:15