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Il Papa: in cammino verso l'unità fino a Gerusalemme nel Giubileo del 2033

Nel colloquio a porte chiuse con i capi e i rappresentanti delle Chiese e comunità cristiane, il Papa ritorna sulla commemorazione di Nicea, esprime l’auspicio di altri incontri, ricorda che la divisione tra i cristiani è un ostacolo alla loro testimonianza

Vatican News

Una preghiera assidua e costante per continuare a camminare insieme sulla strada dell’unità. È quanto ha assicurato Leone XIV a conclusione dell’incontro di questa mattina, 29 novembre, con i capi e i rappresentanti delle Chiese e comunità cristiane nella chiesa ortodossa siriaca di Mor Ephrem a Istanbul. A riferirlo la Sala Stampa della Santa Sede.

Il colloquio è avvenuto dopo la visita alla Moschea Blu, il Papa infatti si è diretto in auto verso la Chiesa di Mor Ephrem, situata a Yeşilköy, nella parte europea della città turca. Dedicata a Efrem il Siro, è stata inaugurata – dopo una costruzione durata circa un decennio e vari rimandi tra pandemia di Covid e il terremoto - nel 2023. È la prima e finora unica chiesa costruita in Turchia (Türkiye) dalla fondazione della Repubblica. Qui l’incontro con molti rappresentanti delle comunità cristiane, tutti seduti intorno ad una tavola rotonda e ad accogliere il Papa c'era il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo che rivedrà al Fanar, sede del Patriarcato, nel primo pomeriggio, e con il quale firmerà una Dichiarazione congiunta.

Papa Leone e Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli
Papa Leone e Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli   (@Vatican Media)

Nuovi incontri e l’annuncio del kerigma

Alcuni dei presenti erano anche ieri a Iznik alla cerimonia commemorativa dei 1700 anni del Concilio di Nicea. Papa Leone, nel corso del colloquio nella Chiesa di Mor Ephrem, ha fatto riferimento proprio alla celebrazione di ieri a Iznik, “il cui centro era il Vangelo dell’Incarnazione”, ha espresso poi la speranza che “si generino nuovi incontri e momenti come quello vissuto, anche con quelle Chiese che non sono potute essere presenti”, poi “ha richiamato il primato dell’evangelizzazione e dell’annuncio del kerygma e ricordato come la divisione tra i cristiani sia un ostacolo alla loro testimonianza”.

Nel 2033 il viaggio spirituale a Gerusalemme 

Infine ha invitato a percorrere insieme il viaggio spirituale che conduce al Giubileo della Redenzione, nel 2033, nella prospettiva di un ritorno a Gerusalemme, nel cenacolo, luogo dell’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, dove lavò loro i piedi, e luogo della Pentecoste, un viaggio che porti alla piena unità, citando il suo motto episcopale: “In Illo Uno Unum”.

Il Papa al termine dell'incontro con i capi delle Chiese cristiane
Il Papa al termine dell'incontro con i capi delle Chiese cristiane   (@Vatican Media)

Rinnovare la nostra fede

Nella Chiesa di Mor Ephrem ha poi lasciato sul Libro d'onore un messaggio in inglese: “In questa storica occasione in cui celebriamo i 1.700 anni dal Concilio Ecumenico di Nicea, ci riuniamo – scrive il Papa - per rinnovare la nostra fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, celebrando la fede che condividiamo insieme”. “Auguro ogni benedizione a tutti coloro che si sono riuniti qui e a tutte le comunità che rappresentano”. Il penultimo atto della giornata avverrà dopo la Doxologia, un momento rituale nella Chiesa patriarcale di San Giorgio, e prima della Messa alla quale sono previste per ora circa 4 mila persone.

La firma del Libro d'onore
La firma del Libro d'onore   (@Vatican Media)

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29 novembre 2025, 11:46