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Leone XIV è atterrato in Libano, inizia la seconda tappa del viaggio in Medio Oriente

Alle 15.34 (ora locale) l’Airbus A320neo di Ita Airways con a bordo il Papa è atterrato all’aeroporto internazionale di Beirut-Hariri dopo aver lasciato Istanbul e la Türkiye. Nella capitale del Paese dei Cedri, secoda tappa del suo primo viaggio apostolico, il Pontefice dedica il pomeriggio di oggi agli incontri istituzionali, con il discorso alle autorità. Il pellegrinaggio si chiuderà martedì 2 dicembre. Sul volo ha risposto ad alcune domande dei giornalisti che viaggiano con lui

Vatican News

Le sirene delle imbarcazioni nel porto di Beirut salutano l'atterraggio dell’Airbus A320neo di Ita Airways, che ha portato Papa Leone XIV dalla Turchia (Türkiye) al Libano, alle 15.34 (ora locale) all’aeroporto internazionale di Beirut-Hariri. Lo scalo che porta il nome dell’ex presidente del Consiglio dei Ministri, Rafiq Hariri, ucciso con la sua scorta in un attentato il 14 febbraio 2005. Sul volo da Istanbul a Beirut, il Papa ha risposto ad alcune domande dei giornalisti che stanno viaggiando con lui. I primi ad accoglierlo, ancora nel velivolo, sono il nunzio apostolico Paolo Borgia e il capo del protocollo del Libano. Ai piedi della scala anteriore dell’aereo, mentre risuonano 21 colpi di cannone a salve, Leone XIV viene salutato dal presidente della Repubblica libanese Joseph Aoun, dal presidente dell’Assemblea Nazionale Nabih Berri, dal primo ministro Nawaf Salam, con le rispettive consorti, e dal patriarca di Antiochia dei Maroniti, il cardinale Béchara Boutros Raï. Due bambini in abito tradizionale offrono al Pontefice dei fiori, pane e acqua.

La cerimonia di benvenuto

La cerimonia di benvenuto si svolge al riparo di un grande tendone e, dopo l’esecuzione degli inni del Libano e Dello Stato della Città del Vaticano, prevede l’onore alle bandiere, la presentazione delle delegazioni ufficiali, e un sorvolo d’onore. Al termine, Papa Leone XIV viene accompagnato dal presidente della Repubblica, dal presidente dell’Assemblea Nazionale e dal premier nella Presidential Lounge, per un breve incontro privato. Negli 8 chilometri percorsi in auto per arrivare al Palazzo Presidenziale, tantissimi fedeli con striscioni e bandiere salutano l'arrivo in Libano del Pontefice.

La prima giornata a Beirut

Il programma della giornata prevede alcuni incontri istituzionali, nel palazzo Presidenziale di Baabda, su una collina che domina Beirut, a partire dalla visita di cortesia al presidente Aoun, alla guida del Libano dal gennaio scorso. Ci saranno poi gli incontri con il presidente dell’Assemblea nazionale, Nabih Berri, e con il primo ministro Nawaf Salam, che il Papa ha ricevuto lo scorso 25 ottobre in udienza in Vaticano. Successivamente il presidente Aoun e Leone XIV pianteranno un “cedro dell’amicizia” nel giardino del Palazzo Presidenziale, presenti anche il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin e il patriarca Béchara Boutros Raï. Al termine, il Papa firmerà il Libro d’Onore nella hall principale del Palazzo. Alle 18 il Pontefice incontrerà autorità, società civile e corpo diplomatico e rivolgerà loro un discorso. L’appuntamento chiuderà la prima giornata di viaggio nel Paese dei Cedri.

Il Paese dei Cedri che accoglie Papa Leone

Il Paese dei Cedri ha visto l’ultima visita di un Papa nel settembre 2012, con il viaggio di Benedetto XVI. Nel frattempo crisi politiche e sociali, l’acuirsi della povertà, l’esplosione del porto di Beirut nell’agosto del 2020, il dramma delle migrazioni emorragiche, in particolare dei giovani, la difficoltà nell’accoglienza – mai mancata – ai profughi, soprattutto quelli siriani, la guerra con i recenti bombardamenti di Israele ai quartieri di Hezbollah. Papa Leone è atteso in Libano da quarantott’ore intense tra appuntamenti istituzionali, a cominciare da quello di oggi con il presidente Joseph Aoun, alla guida del Paese da undici mesi, nel Palazzo presidenziale. Poi incontri religiosi, interreligiosi, pastorali, fino al momento tra i più attesi: la preghiera silenziosa davanti al monumento in acciaio del porto di Beirut, nella parte orientale della baia di San Giorgio, dove sono incisi uno per uno i nomi dei morti a causa della tragica esplosione del 2020. Lì saranno presenti anche alcuni sopravvissuti e familiari delle vittime.

I Papi in Libano

In Libano, terra ricca di storia millenaria e mosaico culturale e religioso unico nel Mediterraneo, Paolo VI fece una sosta all’Aeroporto di Beirut il 12 dicembre 1964, mentre era diretto in India per presiedere il Congresso Eucaristico Internazionale. Papa Wojtyla visitò il Paese dei Cedri il 10 e l’11 maggio 1997, nel suo 77.mo viaggio apostolico, per la pubblicazione dell’Esortazione Apostolica Post-Sinodale “Una nuova speranza per il Libano”. Benedetto XVI, nel suo 24.mo pellegrinaggio, dal 14 al 16 settembre 2012, consegnò l’Esortazione Apostolica Post-Sinodale “Ecclesia in Medio Oriente” dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Il documento richiama la necessità di una rinnovata testimonianza cristiana, di dialogo interreligioso e di impegno per la pace, in una regione segnata da sfide sociali e politiche complesse, sottolineando il ruolo fondamentale del Libano come ponte tra Oriente e Occidente.

I 4 giorni del Papa in Turchia

La visita di Papa Leone in Turchia (Türkiye) si è conclusa, dopo 4 giorni molto intensi, con la partenza dall’aeroporto di Istanbul. Tra i vari momenti ricordiamo la commemorazione, insieme al patriarca Bartolomeo e i capi e rappresentanti delle Chiese cristiane del mondo, dei 1700 anni del primo Concilio ecumenico della storia, tenutosi a Nicea, oggi Iznik. Una celebrazione sobria e solenne, svoltasi sopra le rovine dell’antica basilica di San Neofito, durante la quale Leone XIV ha posto l’esortazione a superare “lo scandalo delle divisioni”, alimentando “l’unità”.

 

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30 novembre 2025, 14:45