Da Leone XIV gli artisti e i loro simboli di fratellanza
Rosario Capomasi - Città del Vaticano
"In un tempo segnato da conflitti, non solo bellici, che imperversano tra gli esseri umani in tanti angoli del mondo, abbiamo detto al Pontefice che vogliamo dare il nostro contributo per far prevalere una cultura fondata su lealtà, giustizia e rispetto, non solo nel campo dello sport". Giuseppe Chiné, procuratore federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), racconta con soddisfazione l’incontro di stamane con Leone XIV durante l’ultima udienza giubilare dell’anno. In una piazza San Pietro via via riscaldata da un sole che faceva capolino tra le nuvole, il magistrato calabrese ha donato al Papa un gagliardetto della nazionale italiana, realizzato per l’occasione, con la scritta “Per la tutela della lealtà, della correttezza e della probità nel calcio”. "Nel periodo natalizio — prosegue Chiné — si fanno sempre buoni propositi per migliorarsi. Le discriminazioni e le violenze che noi combattiamo sono le stesse che la Chiesa e la società civile affrontano con attività di sensibilizzazione volte all’inclusività e alla fratellanza. È lo stesso concetto portato avanti da Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) e Comitato Italiano Paralimpico (Cip) negli incontri avuti in Vaticano martedì e giovedì scorsi con il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e con Athletica Vaticana".
Dagli Stati Uniti nel segno di Leone
Numerosi gli studenti del Rome Center, campus strettamente collegato con la Catholic University of America di Washington D.C. "L’ateneo è stato fondato nel 1887 come centro di ricerca e insegnamento universitario, venendo approvato da Leone XIII - spiega il rettore Aaron Domínguez - ed è la più antica università cattolica di ricerca degli Stati Uniti d’America. Siamo venuti in pellegrinaggio da Leone XIV per fargli conoscere la nostra realtà, che ha tratto linfa vitale dal suo illustre predecessore del quale Papa Prevost ha preso il nome".
Una statua in ricordo dei migranti
Una scultura in bronzo raffigurante Papa Francesco è stata donata al Pontefice dallo scultore Domenico Sepe, il quale ha voluto racchiudere nell’opera l’impegno di Bergoglio per i migranti. "Nella statua sono inseriti alcuni frammenti del barcone naufragato a Cutro nel 2023, mentre una croce e un’ancora simboleggiano il sacrificio e la speranza. Inoltre, il Papa è raffigurato con un mantello che richiama il saio di san Francesco e poggia su due pietre che ricordano l’importanza del ministero petrino".
In una croce la storia dell'evangelizzazione della Chiesa
Si chiama “La croce della speranza” il manufatto ligneo offerto a Leone XIV dall’artista francese Isabelle Rigal. "È realizzata - precisa - con un legno antichissimo proveniente dalla Nuova Zelanda. Il suo impiego vuole sottolineare la millenaria storia di evangelizzazione della Chiesa cattolica e al contempo invitare ogni fedele a lasciarsi vincere dall’amore di Cristo".
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