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Omaggi floreali per le vittime dell'attentato a Bondi Beach Omaggi floreali per le vittime dell'attentato a Bondi Beach

Il Papa al telefono con Herzog: ribadita la condanna a ogni forma di antisemitismo

Leone XIV ha ricevuto una telefonata dal presidente israeliano in vista del Natale e della festa ebraica dell’Hanukkah. Alla luce dell’attentato di domenica a Bondi Beach, il Pontefice è tornato a condannare ogni violenza di matrice antisemita e ha auspicato che “si perseveri nei processi di pace” nella regione mediorientale e che proseguano e si intensifichino gli sforzi per gli aiuti umanitari

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

La condanna di ogni forma di antisemitismo – quella già espressa all’indomani dell’attentato a Sydney contro la comunità ebraica – Papa Leone l’ha ribadita pure in una telefonata, avvenuta oggi, con il presidente israeliano Isaac Herzog. Al quale il Pontefice ha rinnovato l’appello affinché “si perseveri nei processi di pace in corso” nella regione mediorientale e si intensifichino gli sforzi umanitari, alla luce anche della situazione a Gaza dove, dopo la guerra, sono ora la fame, il freddo e il maltempo a mietere morti.

L'attentato a Sydney

Un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede fa sapere che il Papa “ha ricevuto una telefonata” da parte del leader israeliano, “in occasione delle imminenti festività natalizie e della festa ebraica di Hanukkah”. La cosiddetta “Festa delle Luci” che celebrava domenica 14 dicembre la comunità ebraica di Sydney sulla nota spiaggia di Bondi Beach quando due uomini armati, un padre e un figlio (uno dei due ucciso dalle forze dell’ordine) hanno iniziato a sparare sulla folla uccidendo quindici persone, tra cui una bambina di 10 anni, e ferendone altre 40. Di queste, già una ventina sono state dimesse dall’ospedale.

“Alla luce del recente attentato terroristico a Sydney”, si legge nella nota vaticana, Leone XIV “ha ribadito la ferma condanna della Chiesa Cattolica verso ogni forma di antisemitismo, che in tutto il mondo continua a seminare paura nelle comunità ebraiche e nell’intera società”. Il Pontefice aveva già espresso vicinanza alla comunità ebraica e dolore per le vittime e i feriti, durante l’udienza di lunedì ai donatori del presepe e dell’albero in Piazza San Pietro. Nello stesso discorso, aveva lanciato anche un appello: “Basta con queste forme di violenze antisemitiche! Dobbiamo eliminare l’odio dai nostri cuori”. Poi, in un telegramma indirizzato all’arcivescovo Anthony Fisher, pubblicato lo stesso giorno dell’udienza, Papa Leone ha deplorato questo “insensato atto di violenza” e chiesto che quanti “sono tentati dalla violenza si convertano e cerchino la via della pace e della solidarietà”.

Perseverare nel processo di pace

Un altro appello da parte del Papa ha caratterizzato la telefonata odierna con il presidente d'Israele e cioè quello che “si perseveri nei processi di pace in corso nella regione, soffermandosi anche sull’urgenza di intensificare e proseguire gli sforzi in materia di aiuti umanitari”. Secondo quanto riferito dall’Oms e da diverse agenzie in loco, infatti, nella Striscia è in corso una emergenza con numerosi morti e anche decine di feriti che stanno trovando estrema difficoltà ad essere curati negli ospedali della zona, molti dei quali sovraffollati.

L'udienza del 4 settembre

Tra Papa Leone e Isaac Herzog è il secondo contatto diretto dopo l’udienza nel Palazzo Apostolico vaticano del 4 settembre 2025. Un colloquio privato al quale aveva fatto seguito quello in Segreteria di Stato, durante il quale era stata “affrontata la situazione politica e sociale del Medio Oriente”, con “particolare attenzione” alla tragica situazione a Gaza e “un riferimento a quanto accade in Cisgiordania e all’importante questione della Città di Gerusalemme”.

 

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17 dicembre 2025, 16:15