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2025.10.01 la forza dei padri

La forza dei Padri - Schegge per vivificare il cuore - L' umiltà di essere creatura

A cura di Fra Roberto de Luca - OFM

DALLE LETTERE DI SANT’AGOSTINO

 

Dobbiamo quindi scendere dalla vanità dell'orgoglio fino all'umiltà, per elevarci di lì fino a conquistare i vertici della vera grandezza; ma questo proposito non poteva esserci ispirato in modo tanto più brillante quanto più delicato, in modo che la nostra arroganza fosse repressa non con la violenza ma con la persuasione, se il Verbo non fosse intervenuto, il Verbo per mezzo del quale il Padre si manifesta agli Angeli, il quale è la sua potenza e sapienza, il quale non poteva esser veduto dalla mente dell'uomo accecata dalla cupidigia delle cose visibili, se il Verbo - ripeto - non si fosse degnato di rappresentare e mostrare la sua missione caratteristica mediante l'uomo (da lui assunto), affinché l'uomo avesse maggior timore d'innalzarsi col suo orgoglio di uomo, che non d'abbassarsi imitando l'esempio di Dio. Ecco perché in tutta la terra viene predicato non già un Cristo sovrano maestoso d'un regno terreno né un Cristo ricco di beni caduchi né un Cristo aureolato dallo splendore della felicità terrena, ma Cristo crocifisso. Egli fu fatto da principio segno agli scherni degl'individui superbi e ancora è deriso dai loro discendenti; in principio credette in lui solo un piccolo numero di persone, ora invece intere nazioni. E perché ciò? Perché allora, quando si predicava Cristo crocifisso, per confermare e redarguire lo scherno delle folle, gli storpi camminavano, i muti riacquistavano la favella, i sordi l'udito, i ciechi la vista, i morti tornavano in vita. In tal modo la superbia dell'uomo terreno finì per comprendere una buona volta che nulla, anche nelle cose terrene, è più potente dell'umiltà divina, affinché l'umiltà umana, quanto mai utile alla salvezza, fosse difesa dalla garanzia che ci dà l'imitazione di Dio contro gli assalti della superbia.

 

01 ottobre 2025