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2025.11.12 la forza dei padri

La forza dei Padri - Schegge di Patrologia per vivificare il cuore - Ira difendersi e confondersi

A cura di Fra Roberto de Luca - OFM

Commento morale a Giobbe – San Gregorio Magno

Il cuore infiammato dagli stimoli della collera comincia a battere forte, il corpo trema, la lingua s'inceppa, il viso diventa di fuoco, gli occhi s'inferociscono e non si riconosce più nessuno, la bocca emette urli senza senso. Che differenza c'è tra un invasato e costui che non si rende conto di quel che fa? Così accade spesso che la collera faccia trascendere a vie di fatto e diventi tanto più audace, quanto meno ragionevole; l'animo non riesce a dominarsi, perché è caduto in potere altrui; il furore spinge le membra fuori a colpire, appunto perché dentro tiene prigioniera la mente, padrona delle membra. Altre volte non mena le mani, ma la lingua scaglia maledizioni come frecce. Chiede con preghiere la morte del fratello, e insiste perché Dio compia ciò che lo stesso uomo malvagio teme o si vergogna di compiere; con la voce e con il desiderio commette un omicidio, anche se non alza le mani contro il prossimo. In certi casi la collera impone il silenzio all'animo agitato; e, quanto meno si esprime fuori, tanto più esso brucia di dentro, adirato a tal punto da togliere la parola al prossimo, dicendogli con il silenzio la sua ostilità. È vero che talvolta questo severo silenzio è usato come correzione pedagogica, ma bisogna attuare con grande cura un discernimento interiore. Può infatti accadere che l'animo sdegnato eviti le consuete conversazioni e così, con l'andar del tempo, perda completamente l'amore del prossimo. […]

Nell'occhio adirato la pagliuzza diventa una trave, e la collera si trasforma in odio. Spesso la collera, chiusa nell'animo con il silenzio, ribolle con più veemenza e, pur senza parlare, forma voci violente; immagina che le si rinfaccino parole esasperanti e, come se fosse in contraddittorio, risponde con termini anche più duri. [...]

Così avviene che l'animo turbato sente ancor più lo strepito del proprio silenzio, e la fiamma della collera chiusa in cuore lo consuma maggiormente. [...]

Altra è l’ira che deriva dall’impazienza, altra è quella che trae alimento dallo zelo; la prima nasce da un vizio, la seconda da una virtù.

12 novembre 2025