CosMusic 15 Dicembre 2025
In questa puntata sono ospiti:
- L'imprenditore Giovanni Favero, pioniere dell’ utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla musica oltre che autore letterario e creativo con originali progetti multimediali tra musica e cultura, che ci ha presentato "DEAD POETS CLUB", un EP dell’omonimo gruppo. Questo disco prende forma attraverso quattro brani che mettono in musica poesie di grandi autori del passato – William Blake, Gabriele D’Annunzio, Rosalia de Castro e Catullo – reinterpretandole in chiave contemporanea. Il progetto fa uso dell’intelligenza artificiale esclusivamente come strumento di supporto creativo, a testimonianza di come la tecnologia possa affiancare l’artista senza sostituirne l’identità, la visione e il processo espressivo.
- Marco Profeta che ha pubblicato il suo nuovo singolo intitolato "LE COSE CHE NON HAI". Si tratta di un brano pop dall'energia crescente, intimo e potente, che affronta con disarmante semplicità uno dei temi più complessi del nostro tempo: l'incongruenza tra chi sentiamo di essere e il corpo che abitiamo; il brano supera presto i confini di una narrazione singola per diventare universale. Scritto quasi fosse una lettera indirizzata a se stessi, il testo colpisce dritto al cuore, parlando a chiunque si sia sentito almeno una volta "fuori posto", inadeguato o schiacciato dalle aspettative altrui.
- Antonio Pignatiello dei P.A.O. che a venticinque anni dall'uscita di "RAGA" degli Elletrojoyce, rendono omaggio a questo gruppo con una nuova versione di questo brano. La canzone, pubblicata nel 2000 e firmata da Filippo Gatti, viene reinterpretata dai P.A.O. come un ponte tra generazioni, in una chiave sonora che mescola istinto, gratitudine e autenticità. Alla nuova registrazione partecipa lo stesso Filippo Gatti, al pianoforte e alla produzione artistica, in un dialogo musicale che celebra la continuità e la condivisione come valore fondante della musica d’autore italiana. La nuova versione, registrata in presa diretta, mantiene l’anima cruda e sincera del brano originale, arricchendola di nuove sfumature emotive e di una visione collettiva che è cifra distintiva del progetto P.A.O.
