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2025.11.21 Copertina podcast "Baby crash"

Ep. 3 - Quanto costa un figlio? Precarietà, casa, lavoro

«Vorrei sottolineare l'importanza di garantire a tutte le famiglie il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità», ricordava Papa Leone XIV neel suo discorso al Quirinale. E Papa Francesco, nella Spes non confundit, denuncia «i timori di molti riguardo al futuro». Parole che introducono il terzo episodio di "Baby crash, la sfida demografica, una questione di speranza", dedicato al tema: quanto costa davvero avere un figlio?

Si parte da un dato di fatto: in Italia il desiderio di famiglia resta alto, ma «il rinvio della genitorialità si traduce spesso in una rinuncia definitiva». A pesare sono soprattutto fattori economici, sociali e abitativi. Secondo le analisi citate nel dossier Dai numeri alla realtà, il tasso di fecondità è sceso a 1,18 figli per donna, mentre il desiderio resta a 2,4. Una distanza che diventa il segno concreto delle difficoltà vissute dai giovani.

Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari, sottolinea il nodo abitativo: «Avere casa poi oggi per una famiglia giovane è molto difficile» e «i costi per l'abitazione [...] vanno ad erodere una parte importante del reddito disponibile». Bordignon evidenzia inoltre che «il tasso di fecondità per la prima volta è sceso sotto la serie storica» e che «le famiglie si sentono lasciate sole se non hanno un contesto territoriale [...] che accompagna questo percorso».

L’economista Matteo Rizzolli approfondisce i costi indiretti che pesano sulla natalità: «Siamo davanti a un'inflazione di titoli di studio» che ritarda la vita adulta, a cui si aggiunge «la questione della casa» e la difficoltà di «stabilizzare il rapporto di lavoro». Rizzolli propone una narrazione diversa: «Forse ai ragazzi bisogna tornare a raccontare che il fare famiglia già di sé è costruire un futuro». Guardando all’Europa, aggiunge che «tutte queste misure che tendono ad abbassare i costi di avere un figlio sono misure che vanno implementate».

Il presidente della Fondazione per la Natalità Gigi De Palo ribalta la prospettiva sul “costo” dei figli: «Non si tratta di convincere i giovani a fare figli», ma di renderli «liberi di scegliere». Oggi, infatti, «non è libero chi vorrebbe fare dei figli e non è libero di farli». Sul costo medio di un figlio, De Palo cita le stime di Federconsumatori: «Tra pannolini, educazione, pappine dai 0 ai 18 anni 172 mila euro», a cui si aggiungono «altri 140-150 mila euro» fino alla laurea.

Infine l’avvocata Daria Gianini mette a fuoco la precarietà contrattuale: «Rappresenta l'uccisione di un sogno». Quando «entrambi i potenziali genitori sono con un contratto precario», spiega, la paura prevale su ogni desiderio di maternità e paternità. E richiama l’attenzione sui «costi invisibili», come «perdite di opportunità lavorative», che pesano soprattutto sulle donne: «La maternità comporta un tempo di nove mesi di gestazione [...] e poi il bambino [...] necessita di un accudimento costante».

L’episodio si chiude ricordando che investire nelle famiglie non è solo una misura economica, ma un atto di fiducia verso il futuro: trasformare la natalità da problema a possibilità concreta è davvero, come dice il titolo del podcast, una questione di speranza.

03 dicembre 2025