Gioco d’azzardo e pubblicità: le maglie larghe della legge lì dove dilaga la dipendenza - prima parte
Cura e conduzione: Paola Simonetti
Ospite: Claudio Forleo, responsabile Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico e curatore del volume "Lose for Life. Come salvare un paese in overdose da gioco d'azzardo"., nonchè memebro della campagna "Mettiamoci in gioco"
Rappresenta il 4,4% del prodotto interno lordo italiano, più di quanto lo Stato investa sull’istruzione. Parliamo dei 90 miliardi di euro di fatturato annuo ricavati da lotterie, slot machines, poker, scommesse e giochi d’azzardo di natura sempre più varia che in questi anni, a ritmi sempre più frenetici, sono stati immessi sul mercato. Pensate che nel 2017 gli italiani hanno perso nelle giocate alle slot machine o con le scommesse sportive sul web 1,38 miliardi di euro. I ludopatici, cioè coloro che sono affetti da dipendenza da gioco, sono stimati in circa un milione. Una dipendenza che dilapida soprattutto i denari di chi è già in difficoltà, ma spera nel colpo di fortuna che gli cambierà la vita. Una spirale in cui è facile cadere quando si è soli, quando si ha un dolore persistente o un vuoto che divora. Tutti i fattori di rischio che incidono in ogni dipendenza. Basterebbero le cifre citate per comprendere che anche solo arginare il fenomeno è quantomeno urgente. Ma lo Stato fa fatica ad agire fino in fondo. Già, perché nonostante l’approvazione del decreto cosiddetto dignità dello scorso anno abbia sancito il divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo su qualunque media, le linee guida attuative emanate il 18 aprile scorso dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazione (Agcom) pur rimarcando nella sostanza gli obiettivi del decreto dignità, ha lasciato aperti alcuni spiragli che permetteranno ancora una ridotta forma di promozione del gioco d'azzardo. Una concessione che non è piaciuta ai coordinatori della campagna contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” promossa da istituzioni – organizzazioni di terzo settore, associazioni di consumatori, sindacati.