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Etiopia: la tregua fantasma in Tigray dove si continua a morire anche di fame.

La guerra in Tigray prosegue nonostante l'annunciato cessate il fuoco da parte del governo di Addis Abeba. I soldati del TPLF, il Tigray People Liberation Front, hanno riconquistato la capitale Macallé e appaiono determinati a riprendere possesso dell'intera regione. Una guerra che secondo gli analisti potrebbe dunque durare ancora a lungo con conseguenza disastrose sulla popolazione civile tigrina. La carestia ormai miete più vittime della guerra stessa e il timore che la strategia etiope ed eritrea punti verso l'asfissia del Tigray è sempre più concreto. Insomma, la fame come arma di guerra. Intanto, milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni cercando riparo in altre regioni etiopi e nei campi profughi del Sudan. Una situazione testimoniata dall'UNHCR e dai pochi operatori umanitari presenti nel paese. Il rischio per loro diventa sempre più alto, come dimostra anche l'uccisione di due operatori di Medici Senza Frontiere e dell'autista che li accompagnava. A livello internazionale sembra crescere la preoccupazione per il conflitto in abito di Nazioni Unite dove si evoca con sempre maggiore insistenza l'istituzione di una commisisone indipendente d'inchiesta.

Ospiti della trasmissione:

Giampaolo Cadalanu - inviato del quotidiano La Repubblica

Chiara Cardoletti - rappresentante dell'UNHCR per l'Italia, Santa sede e San Marino

Pino Schirripa - docente di antropologia culturale presso l'Università La Sapienza 

don Mussie Zerai - presidente agenzia Habeshia per la cooperazione e lo sviluppo

Conduce: Stefano Leszczynski

30 giugno 2021