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2025.05.27 copertina podcast Leone dixit

Ep. 14 - Imparare a chiedere e ad andare al cuore

Sulla croce, Gesù non appare come un eroe vittorioso, ma come un mendicante d’amore. Non proclama, non condanna, non si difende. Chiede, umilmente, ciò che da solo non può in alcun modo darsi (…) Questo è il paradosso cristiano: Dio salva non facendo, ma lasciandosi fare. Non vincendo il male con la forza, ma accettando fino in fondo la debolezza dell’amore. Sulla croce, Gesù ci insegna che l’uomo non si realizza nel potere, ma nell’apertura fiduciosa all’altro, persino quando ci è ostile e nemico. La salvezza non sta nell’autonomia, ma nel riconoscere con umiltà il proprio bisogno e nel saperlo liberamente esprimere. (…) Cari fratelli e sorelle, nella sete di Cristo possiamo riconoscere tutta la nostra sete. E imparare che non c’è nulla di più umano, nulla di più divino, del saper dire: ho bisogno. Non temiamo di chiedere, soprattutto quando ci sembra di non meritarlo. Non vergogniamoci di tendere la mano. È proprio lì, in quel gesto umile, che si nasconde la salvezza. Papa Leone XIV, Udienza generale, 3 settembre 2025

All’Udienza generale di mercoledì 3 settembre, Papa Leone ci ha riportato al cuore della testimonianza evangelica. In un mondo e in un tempo in cui sembrano premiate l’efficienza, la prestazione, l’autosufficienza… In un tempo in cui sembra che per esistere sia necessario emergere, innalzarsi sugli altri, da Gesù impariamo che la strada della salvezza è completamente diversa, perché anche il Figlio di Dio ha scelto di non bastare a sé stesso, anche lui ha chiesto… Perciò ogni nostra domanda, ogni nostro stendere la mano verso l’altro perché siamo bisognosi, non è un fallimento. È invece il segno che siamo veramente umani: siamo creature fatte per donare e ricevere amore

Vorrei cominciare con un ricordo: da bambini, mettere le mani nella terra aveva un fascino speciale. Lo ricordiamo, e forse ancora lo osserviamo: ci fa bene osservare il gioco dei bambini! Scavare nella terra, rompere la crosta dura del mondo e vedere che cosa c’è sotto… Quello che Gesù descrive nella parabola del tesoro nel campo non è più un gioco da bambini, eppure la gioia della sorpresa è la stessa. E il Signore ci dice: così è il Regno di Dio. Anzi: così si trova il Regno di Dio. La speranza si riaccende quando scaviamo e rompiamo la crosta della realtà, andiamo al di sotto della superficie… Papa Leone XIV, Udienza Giubilare, 6 settembre 2025

Sabato 6 settembre, all’Udienza Giubilare, Leone XIV commentando la parabola del tesoro nel campo ci ha ricordato che per vivere abbiamo bisogno di scavare al di sotto della superficie, di andare all’essenza delle cose, di non fermarci alle apparenze, di superare certe convenzioni sociali… Questo scavare, in fondo, altro non è che “andare al cuore” della realtà e dei rapporti umani. È l’antidoto per vincere la globalizzazione dell’indifferenza. Così come non dobbiamo mai vergognarci di chiedere – perché siamo sempre bisognosi dell’aiuto di Dio e del nostro prossimo – così non dobbiamo mai fermarci alle apparenze: chiedere, cioè mendicare, e andare al di sotto della superficie, al cuore… Ecco due atteggiamenti che ci portano al centro del messaggio evangelico e ci aiutano a essere più umani.

Andrea Tornielli

09 settembre 2025